Sul motore di ricerca campeggia l’immagine stilizzata della studiosa veneziana, nel 373esimo anniversario della nascita. La laurea, la prima a una donna, le venne conferita dall’Università di Padova nel 1678, dopo un primo rifiuto da parte del cardinale dell’epoca
Google dedica il doodle di mercoledì 5 giugno 2019, nel giorno del 373esimo anniversario della nascita, a Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, ritenuta da alcuni la prima donna laureata della storia. Anche se c’è chi sostiene che ci siano altri casi precedenti, tra cui Bitisia Gozzadini, laureata in diritto canonico a Bologna nel 1236, e Isabella Losa, con un dottorato in teologia a Cordova, in Spagna, conseguito nel XVI secolo.
Chi era Elena Cornaro Piscopia
Nata a Venezia il 5 giugno 1646, ottenne la laurea nel 1678 all’Università di Padova, città dove è poi morta nel 1684, a 38 anni. Portò a termine gli studi tra tante difficoltà a causa dell’ostracismo in quell’epoca nei confronti delle donne. Elena Cornaro Piscopia, figlia di un nobile veneziano, a 19 anni prese i voti come oblata benedettina, poi proseguì gli studi in teologia e filosofia. Nel 1677, fece domanda per la laurea in teologia, ma il cardinale di Padova Gregorio Barbarigo le negò questa possibilità sostenendo che fosse “uno sproposito dottorar una donna”. La giovane studiosa riuscì comunque a laurearsi in Filosofia, grazie alla mediazione del suo professore Carlo Rinaldini, docente all’Università di Padova e amico del padre di Elena Cornaro Piscopia. Nonostante il titolo, la donna non riuscì a insegnare negli anni successivi.
Simbolo delle battaglie per i diritti delle donne
Elena Cornaro Piscopia è diventata successivamente uno dei simboli nella battaglia per il riconoscimento delle pari opportunità. Nel 2017 venne ricordata anche dall’allora presidente della Camera Laura Boldrini, che durante una visita a Venezia disse: "Se vi recate nel sestiere di San Marco, a calle del Carbon, vedrete una lapide che ricorda Elena Lucrezia Cornaro Piscopia. Perché questa lapide? Perché è stata la prima donna laureata al mondo. Era il 1678. E non fu facile per lei raggiungere questo traguardo. Si laureò in filosofia dopo aver tentato, senza successo perché donna, di seguire il corso di teologia. La sua è quindi una storia di riscatto e di autoaffermazione. Una storia che ci richiama al valore della parità dei diritti e delle opportunità per tutti”.