Usa, Denver vota "sì" alla depenalizzazione dei funghi allucinogeni
MondoLa città del Colorado è la prima degli Stati Uniti ad ammettere nei fatti il possesso di psilocibina, una sostanza psichedelica che può aiutare a combattere depressione, ansia e stress post-traumatico
Gli abitanti di Denver hanno detto sì. La capitale del Colorado diventa la prima città negli Stati Uniti a depenalizzare i cosiddetti "magic mushrooms", cioè i funghetti allucinogeni. I risultati del referendum saranno ufficializzati il 16 maggio, ma già si sa che hanno vinto i favorevoli. Il via libera è arrivato per pochi voti, appena 2mila.
Come cambiano le norme
L'uso dei funghi allucinogeni sarà concesso per uso personale e a scopo terapeutico, modificando così il Controlled Substances Act introdotto da Richard Nixon nel 1971. Quello di Denver non era il primo tentativo. Ci aveva provato la California, ma senza successo. La prossima partita potrebbe giorcarsi in Oregon, dove alcuni attivisti spingono per un referendum. Quello appena concluso in Colorado è stato promosso dal gruppo Decriminalize Denver. La "Initiated Ordinance 301" - questo il nome della proposta - puntava a consentire l’uso esclusivamente in ambito privato e personale per chi ha almeno 21 anni. Formalmente non è una "legalizzazione" vera e propria. Di fatto sì, perché l'ordinanza "proibisce alla città di spendere risorse per imporre sanzioni penali" a coloro che fanno uso dei "magic mushrooms".
Risultato da confermare
Il risultato del voto (50,56%% di favorevoli secondo i dati preliminari) dovrebbe essere confermato la prossima settimana, dato che i circa 1300 voti per posta che mancano all'appello non sembrano in grado di ribaltarlo. Questa votazione non cambierà la legge (sarà comunque illegale il possesso e la vendita di allucinogeni), ma modificherà il protocollo della polizia, per cui i reati legati ai funghi saranno considerati quelli con minore priorità: gli organizzatori della consultazione hanno dichiarato al Guardian che il loro obiettivo è evitare che le persone finiscano in carcere per aver usato i funghi allucinogeni.
La storia dei "funghi magici"
A lungo popolare per uso ricreativo, la psilocibina (il principio attivo dei funghetti) è stata definita nel 2018 dalla Fda, l'agenzia di riferimento per i farmaci, come una "terapia in progress", una possibile cura alla depressione. In effetti una serie di ricerche mediche ha dimostrato che potrebbe aiutare contro l'ansia e la depressione, nei casi in cui i farmaci attualmente sul mercato non funzionano. La stampa statunitense ha raccontato alcuni casi di persone che utilizzano funghi allucinogeni per curarsi: "Ho subito una trasformazione", ha dichiarato al Los Angeles Times chiedendo di omettere il suo cognome Justin, un ragazzo che convive con disturbo bipolare. "Sono una persona diversa oggi. Posso uscire, mi diverto". Justin ne assume tre dosi a settimana rischiando ogni volta una multa salata, il carcere o entrambi. La sua storia è centrale nella narrazione del gruppo di attivisti di Denver. Ma non è l’unica. "La proposta è accompagnata da moltissimi dati scientifici e medici sugli effetti positivi della psilocibina", sostiene Kevin Matthews, a capo della campagna di Decriminalize Denver. Per Matthews si sta assistendo a una "rinascita delle sostanze psichedeliche non a scopo di sballo ma per fini terapeutici".