Vertice Kim-Putin, i due leader: "Tra noi relazioni amichevoli"

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Al centro dell’incontro la questione del nucleare sulla penisola coreana e i rapporti di Pyongyang con Mosca e Usa. Il titolare del Cremlino: "Serve soluzione pacifica". La Corea, dopo il summit fallimentare di Hanoi con Trump, punta al dialogo per allentare le sanzioni

È iniziato con una stretta di mano e un sorriso il vertice a Vladivostok tra il leader norcoreano Kim Jong-un (CHI È - FOTOSTORIAIL VIDEO DELL'ARRIVO DI KIM IN RUSSIA) e il presidente russo Vladimir Putin che, secondo la Tass, ha definito l'incontro "soddisfacente", ringraziando Kim perché "negli ultimi tempi la situazione attorno alla penisola coreana si sta stabilizzando". "Abbiamo avuto un faccia a faccia approfondito: abbiamo parlato della storia delle nostre relazioni bilaterali, della situazione attuale e delle prospettive per lo sviluppo dei nostri legami", ha detto il titolare del Cremlino dopo l'incontro nel campus dell'Università federale dell'Estremo oriente, sull'isola Russky (I PREPARATIVI). Putin ha proposto di riavviare il "tavolo a 6" sul nucleare nordcoreano, in stallo da fine 2008, che coinvolge le due Coree, Usa, Russia, Cina e Giappone. "Se Corea del Sud e Usa possono offrire misure sufficienti per garantire la sicurezza del Nord, il tavolo a 6 potrebbe non essere attivato. Ma la garanzia del meccanismo da Sud e Usa non sembra essere sufficiente. Credo necessario un regime multilaterale sulla sicurezza per il Nord", ha sottolineato. Non poteva mancare un riferimento alla ripresa dei rapporti di Kim con gli Usa, sforzi diplomatici che Putin ha detto di apprezzare e sostenere, dichiarando di essere pronto a riferire il contenuto dell'incontro odierno a Donald Trump: "Non ci sono segreti". Il faccia a faccia, alla presenza dei soli interpreti, è durato quasi il doppio dei 50 minuti previsti per questa parte del summit. (LE FOTO DELL'INCONTRO)

Kim: "Incontro fruttuoso"

Anche il leader nordcoreano, al termine del faccia a faccia, ha definito l'incontro "fruttuoso": "Sono venuto in Russia - ha detto Kim - per scambiare opinioni sull'attuale situazione nella penisola coreana, uno dei problemi più importanti dell'odierna agenda internazionale, e discutere dei metodi per risolvere pacificamente questa questione, e anche per scambiare opinioni sullo sviluppo delle nostre relazioni bilaterali in base alle esigenze del nuovo secolo".

Putin: "Serve soluzione pacifica"

In apertura del vertice, durato circa due ore, Putin ha detto che la visita di Kim Jong-un potrà aiutare a trovare una soluzione alla questione coreana: "Sono convinto - aveva affermato il presidente russo - che la sua visita oggi in Russia contribuirà allo sviluppo dei rapporti bilaterali, aiuterà a ottenere una migliore comprensione dei possibili modi per risolvere la situazione nella penisola coreana, per vedere cosa si può fare assieme, cosa può fare la Russia per sostenere i processi attualmente in corso". Al termine dell'incontro, ha aggiunto: "Riteniamo che non ci sia e non possa esserci alternativa a una soluzione pacifica della questione nucleare e degli altri problemi" della penisola coreana, ha dichiarato il presidente russo". Per poi ribadire: “La denuclearizzazione della Corea del Nord equivale al suo disarmo perciò Pyongyang ha bisogno di garanzie internazionali sulla sua sovranità e sicurezza”.

Kim: "Tra Corea e Russia relazioni tradizionalmente amichevoli"

"La situazione nella penisola coreana è di grande interesse per l'intera comunità internazionale - aveva detto Kim prima del faccia a faccia - Spero che i nostri colloqui diverranno un importante evento per valutare assieme la situazione e scambiare opinioni". "Mi auguro - aveva poi aggiunto - che il nostro incontro, signor presidente, sia utile per approfondire e sviluppare le relazioni tradizionalmente amichevoli e ben radicate tra la Corea del Nord e la Russia".

Lo scenario

L'incontro tra Putin e Kim si svolge due mesi dopo il summit vietnamita tra Trump e il dittatore nordcoreano (FOTO), in cui Pyongyang e Washington non hanno trovato un compromesso tra denuclearizzazione e allentamento delle sanzioni. Secondo gli analisti, Kim in Russia vuole dimostrare che la Corea del Nord non è isolata e può contare sul dialogo con Mosca per cercare di sbarazzarsi delle sanzioni per i test nucleari e missilistici. Putin vorrebbe invece rafforzare il ruolo del Cremlino come interlocutore di primo piano nella questione nucleare nordcoreana, dimostrando che gli Usa non sono la sola potenza in grado di dettare l'agenda in questo campo.

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