Notre Dame racconta da dove veniamo e chi siamo stati

Mondo

Jacopo Arbarello

Lo scheletro della cattedrale di Parigi resterà in piedi. Ci accontentiamo di quello, tanto è importante per noi europei questa icona pop della nostra identità 

Lo scheletro resterà in piedi. Lo sgomento per quelle fiamme alte decine di metri che abbattevano il pinnacolo e bruciavano il tetto di una chiesa che a guardarla sentivamo come nostra, ha lasciato spazio ad un minimo sollievo. Ci accontentiamo dello scheletro, tanto era importante Notre Dame de Paris per noi europei. (LE PRIME PAGINE DEI GIORNALI FRANCESI)

E infatti Macron ha parlato alla nazione, da sotto la cattedrale, con le fiamme ancora alle spalle, solo quando si è avuta la certezza che la chiesa non crollerà al suolo. La storia di Francia e quindi di uno dei cuori d’Europa, potrà ancora contare su quelle pietre .

Le immagini di Notre Dame in fiamme e la memoria di questo incendio resteranno a lungo nella memoria collettiva quantomeno della nostra civiltà, ma non solo di quella. Perché Notre-Dame era anche una icona pop, oltre ad avere 800 anni di età o ad avere ospitato l’incoronazione di Napoleone (LA COMMOZIONE DEI PARIGINI). 

Era un capolavoro gotico, di un gotico ben diverso da quello slanciato e più aereo del Duomo di Milano, un gotico che ci ricordava come sia stata solida e austera la fede cristiana nel Nord Europa. Un Dio immenso quello che si pregava dentro l’altissima volta di Notre Dame, ma verso il quale ci si elevava stando ben radicati a terra, partendo dalle due forti torri della facciata  e dai robusti contrafforti laterali (LE PRIME FOTO DALL'INTERNO DELLA CATTEDRALE). 

Non era longilinea Notre Dame, ma proprio per questo aveva la forza di catapultarci d’impatto in pieno medioevo, alle radici della nostra cultura moderna. Quando per costruire una cattedrale ci volevano due secoli e generazioni di architetti e carpentieri. Quando la borghesia ancora si stava formando e le città e i commerci erano appena rinati dopo i secoli delle invasioni barbariche. Notre Dame aveva la forza di trasmettere il nostro passato anche a chi non ne sapeva nulla, anche a un bambino delle elementari. Era immensa, forte, indiscutibile. Ben più antica di San Pietro, del Taj Mahal o dell’Alhambra, prigioniera di un’isola sulla Senna, nella sua storia ha visto formarsi le monarchie nazionali, le rivoluzioni e le guerre mondiali. 

Bellissima la Parigi settecentesca o quella della Tour Eiffel con la sua moderna industrializzazione, ma non ci sarebbero state senza l’epoca dei primi Luigi di Francia che posero la prima pietra della cattedrale. 
Per cui si, nel caso di Notre Dame, ci accontentiamo dello scheletro. Racconta da dove veniamo e chi siamo stati. 

 

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