Dieselgate, l’ex Ceo di Volkswagen accusato di frode

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Martin Winterkorn e altre quattro persone sono indagati nell’ambito dello scandalo dei motori diesel truccati anche per violazione delle leggi sulla concorrenza

L'ex amministratore delegato della Volkswagen, Martin Winterkorn, è stato accusato di frode e violazione delle leggi sulla concorrenza nell'ambito del Dieselgate, lo scandalo dei motori diesel truccati. Insieme al Ceo dell’azienda automobilistica, sono indagate altre quattro persone. (LE TAPPE DELLO SCANDALO)

"Non ha rivelato ad autorità e clienti le manipolazioni"

L'ufficio del procuratore di Brunswick accusa Winterkorn "di non aver rivelato alle autorità e ai clienti in Europa e negli Stati Unit le manipolazioni illegali dei motori diesel, nonostante ne fosse venuto a conoscenza", come riferito dal pubblico ministero in una dichiarazione.

Cosa è il Dieselgate

Il Dieselgate, o scandalo emissioni, consiste nella scoperta della falsificazione delle emissioni di vetture munite di motore diesel vendute negli Stati Uniti e in Europa consentendo così alle vetture di emettere sostanze inquinanti superiori ai limiti imposti per legge. La manipolazione avveniva attraverso un software. La bufera è scoppiata nel settembre 2015, quando l'Agenzia statunitense per la protezione ambientale (United States environmental protection agency, Epa) comunica che il gruppo Volkswagen ha illegalmente installato un software di manipolazione per aggirare le normative ambientali sulle emissioni di ossidi di azoto (NOx) e di inquinamento da gasolio. 

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