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Fukushima, al via la rimozione del magma radioattivo dal reattore 3

Mondo
Tecnici Tepco a lavoro sul reattore numero 3 della centrale di Fukushima (foto: Getty Images)

A otto anni dal disastro sono cominciate le operazioni per rimuovere il combustibile esausto e immagazzinato all'interno di uno dei tre reattori danneggiati dal terremoto e dal successivo tsunami dell'11 marzo 2011

A otto anni dal disastro nucleare di Fukushima, sono iniziate le operazioni di rimozione del magma radioattivo dal reattore 3 della centrale. Si tratta di un passaggio cruciale nello smantellamento dell'impianto, danneggiato dal terremoto e dal successivo tsunami dell'11 marzo 2011.

La rimozione del combustibile nucleare

Le operazioni di smantellamento della centrale di Fukushima, al momento, sono finalizzate principalmente a rimuovere il combustibile esausto e immagazzinato all'interno di uno dei tre reattori danneggiati. I lavori vengono eseguiti a distanza, all'interno dell'unità 3. Questa fase delle operazioni è stata ritardata per oltre quattro anni dalla data inizialmente prevista. La ragione sta nel fatto che i dispositivi elettronici e robotici utilizzati hanno subito una serie di guasti quando sono stati esposti ai livelli estremi di radiazioni presenti. La necessità di lavorare da remoto con questi strumenti è data dal fatto che la radioattività è tale che sarebbe fatale per gli esseri umani che si trovassero ad operare nelle vicinanze dei reattori.

Quando verranno completate le operazioni

L'impianto è gestito dalla Tepco, la Tokyo Electric Power Company, che conta di rimuovere entro il 15 aprile sette delle 566 barre di biossido di uranio e di Mox (una miscela di uranio e ossido di plutonio) esauste o non utilizzate e conservate in piscine di raffreddamento all'interno dell'edificio 3. Il programma, poi, prevede il trasferimento del materiale radioattivo ad altre piscine situate nelle strutture della centrale elettrica di Fukushima Daiichi. La società giapponese ha stimato di poter completare il ritiro delle barre di combustibile dell'unità 3 entro il marzo del 2021. Le altre due unità danneggiate, invece, dovrebbero essere smantellate a partire dal 2023.

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