La bufera si è scatenata sul Re del Pop dopo l’uscita del documentario “Leaving Neverland” che lo accusa di pedofilia. I produttori della serie animata hanno cancellato un episodio in cui Jackson ha doppiato un personaggio e molte emittenti non trasmettono i suoi brani
Dopo alcune radio, che hanno deciso di non trasmettere più le sue canzoni, anche i Simpson hanno messo al bando Michael Jackson. I produttori della serie tv animata hanno infatti cancellato dalla programmazione e dai cataloghi l'episodio “Stark Raving Dad” in cui il Re del Pop ha collaborato al doppiaggio. Il primo giornale a segnalare la notizia è stato il Wall Street Journal. La decisione segue l’onda di boicottaggio partita dopo l'uscita del documentario “Leaving Neverland”, in cui l'artista viene accusato di pedofilia. "Ci sembrava l'unica decisione possibile", ha detto il produttore esecutivo James L. Brooks
L’episodio con Jackson
L'episodio cancellato, il primo della terza stagione, vedeva l'artista interpretare la voce di Leon Kompowsky, un uomo che crede di essere Michael Jackson e che Homer Simpson incontra in un istituto di igiene mentale in cui viene ricoverato per un breve periodo. La pop star, fan della serie animata, si era offerto di prestare la voce al personaggio sotto lo pseudonimo di “John Jay Smith”. Quell'episodio fu trasmesso per la prima volta il 19 settembre del 1991.
Il boicottaggio nelle radio
Da quando “Leaving Neverland” è stato trasmesso, molte emittenti radiofoniche di tutto il mondo hanno deciso di non trasmettere più la musica di Jackson e una sua statua è stata rimossa dal National Football Museum della Gran Bretagna, come riporta la Cnn. Ventitré stazioni del Quebec in Canada, di proprietà di Cogeco Media, hanno messo al bando le sue canzoni. "Siamo attenti ai commenti degli ascoltatori, e il documentario della scorsa notte ha creato reazioni", ha fatto sapere una delle società in una nota. In Nuova Zelanda, MediaWorks Radio e NZME, le due più grandi reti radio del Paese, hanno entrambe dichiarato che non passeranno più le canzoni di Jackson. Il direttore dei contenuti di Mediaworks ha detto in un'intervista che la decisione è stata presa per garantire "che le nostre stazioni radio riproducano la musica che la gente vuole sentire". Nella vicina Australia, anche la Nova Entertainment Company ha vietato la musica di Jacko.
Il documentario che ha sollevato la questione
Il documentario “Leaving Neverland”, trasmesso negli Stati Uniti da HBO in due parti all'inizio di questa settimana, racconta dei presunti abusi sessuali compiuti da Jackson ai danni di Wade Robson e James Safechuck, all’epoca bambini. I due raccontano davanti alla telecamera di come le violenze siano andate avanti per anni, in una continua escalation. La famiglia Jackson ha tentato inutilmente di bloccare la pubblicazione del documentario, intentando alla HBO una causa da 100 milioni di dollari.