Facebook e Twitter cancellano migliaia di falsi account anti-Occidente

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(Foto: Getty Images)

Le piattaforme hanno rimosso account legati a Russia, Iran e Venezuela con oltre 2 milioni di follower. Il social di Zuckerberg ha eliminato pagine che “postavano contenuti con forti predilezioni per il governo di Teheran”. Su Twitter nel mirino le elezioni di midterm

Massiccia operazione di Facebook e Twitter che, sulla base di informazioni condivise, hanno rimosso migliaia di account legati a Russia, Iran e Venezuela che amplificavano posizioni antioccidentali e avevano raccolto oltre 2 milioni di follower. Lo riporta il Guardian, che spiega che, secondo il laboratorio di ricerca digitale forense dell'Atlantic Council, oltre il 30% degli account rimossi è stato attivo per almeno cinque anni.

Gli account rimossi da Twitter

Facebook ha cancellato 783 pagine, gruppi e account che si spacciavano per utenti di Paesi europei, mediorientali e dell'Asia meridionale e che condividevano contenuti largamente riproposti dai media statali iraniani. Il colosso di Mark Zuckerberg non ha precisato il motivo dell'operazione, ma il laboratorio di ricerca digitale forense dell'Atlantic Council che ha analizzato gli account ha riferito che sembrano pensati per amplificare vedute "in linea con le posizioni internazionali del governo iraniano. Le pagine postavano contenuti con forti predilezioni per il governo di Teheran e contro l'Occidente e i vicini regionali, come Arabia Saudita e Israele", scrivono i ricercatori in un blog.

Su Twitter nel mirino le elezioni di midterm

Twitter ha invece eliminato migliaia di account “maligni”, in parte pensati per prendere di mira le elezioni di midterm degli Usa dello scorso novembre, ma la maggior parte era stata sospesa prima del voto. Il social network ha identificato due operazioni riconducibili al Venezuela: la prima riguardava 764 account e diffondeva “contenuti di spam su temi politici divisivi”, la seconda riguardava invece 1.196 account che si sospetta fossero legati a una campagna statale contro cittadini venezuelani.

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