Papa al Te Deum: "A Roma troppi in condizioni indegne, è schiavitù"

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Nel corso della cerimonia di conclusione dell’anno civile in San Pietro, il Pontefice ha ricordato che "sono più di diecimila" le persone nella Capitale che vivono senza dimora: "La Chiesa che è a Roma non vuole essere indifferente". Presente anche la sindaca Raggi

"Dobbiamo fermarci a riflettere con dolore e pentimento perché, anche durante quest'anno che volge al termine, tanti uomini e donne hanno vissuto e vivono in condizioni di schiavitù, indegne di persone umane". Papa Francesco, nel corso della cerimonia di conclusione dell’anno civile 2018, a cui fa seguito il tradizionale canto dell’inno "Te Deum" nella basilica di San Pietro, ha lanciato un forte monito contro la povertà. "Anche nella nostra città di Roma ci sono fratelli e sorelle che, per diversi motivi, si trovano in questo stato. Penso, in particolare, a quanti vivono senza una dimora. Sono più di diecimila", ha ricordato Francesco, sottolineando che "d'inverno la loro situazione è particolarmente dura". Ad assistere all'omelia del Pontefice anche la sindaca della Capitale, Virginia Raggi.

"Anche Gesù è nato in una condizione simile"

"Sono tutti figli e figlie di Dio, ma diverse forme di schiavitù, a volte molto complesse, li hanno portati a vivere al limite della dignità umana", ha detto il Papa nell'omelia dei Primi Vespri della solennità di Maria Santissima Madre di Dio. "Anche Gesù è nato in una condizione simile, ma non per caso, o per un incidente - ha proseguito - ha voluto nascere così, per manifestare l'amore di Dio per i piccoli e i poveri, e così gettare nel mondo il seme del Regno di Dio, Regno di giustizia, di amore e di pace, dove nessuno è schiavo, ma tutti sono fratelli, figli dell'unico Padre". "La Chiesa che è a Roma non vuole essere indifferente alle schiavitù del nostro tempo, e nemmeno semplicemente osservarle e assisterle, ma vuole essere dentro questa realtà, vicina a queste persone e a queste situazioni. Vicinanza, materna", ha detto ancora il Pontefice. "Questa forma della maternità della Chiesa mi piace incoraggiarla mentre celebriamo la divina maternità della Vergine Maria", ha aggiunto.

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