Onu: 132 milioni di persone avranno bisogno di aiuto nel 2019

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La richiesta di fondi per far fronte alle emergenze nel 2019 dovrebbe raggiungere i 25 miliardi di dollari (Ansa)

I conflitti continuano ad essere la principale causa degli interventi di assistenza, per i quali sarà necessario lo stanziamento di circa 25 miliardi di dollari. La speranza è di riuscire a raccogliere l'intera cifra per poter intervenire nelle situazioni più critiche

Nel 2019 quasi 132 milioni di persone in 42 paesi del mondo avranno bisogno di soccorso e protezione umanitaria. Lo prevedono le Nazioni Unite nel secondo rapporto umanitario mondiale, il Global Humanitarian Overview 2019, dal quale emerge che i conflitti continuano ad essere la principale causa degli interventi di assistenza. Per far fronte a questa emergenza globale, l'Onu e le organizzazioni collegate sperano di riuscire ad aiutare almeno le persone più vulnerabili, circa 93,6 milioni di persone, attraverso l'approvvigionamento di cibo, alloggio, assistenza sanitaria, istruzione, protezione e altre forme di aiuto. Un impegno che, per il 2019, richiederà lo stanziamento di 21,9 miliardi di dollari, circa 19,5 miliardi di euro.

Budget a parte per l’emergenza siriana

Da questa cifra vanno esclusi i fondi destinati agli interventi in Siria, Paese per il quale sarà confermato un budget esclusivo per far fronte all'urgente richiesta d'aiuto di oltre un milione di persone. Con questi stanziamenti, precisano fonti delle Nazioni Unite, la richiesta di fondi per il 2019 dovrebbe raggiungere i 25 miliardi di dollari. Per far fronte a questa necessità è cominciata la campagna di raccolta che, a metà novembre 2018, aveva già raggiunto un finanziamento record di 13,9 miliardi di dollari, segnando un incremento di circa il 10 per cento rispetto allo stesso periodo del 2017. Ma nonostante i numeri incoraggianti degli ultimi anni, fa sapere l’Onu, finora il divario tra ciò che viene richiesto e il finanziamento ricevuto non è mai stato azzerato.

In Yemen la peggior crisi umanitaria

Secondo il coordinatore delle Nazioni Unite per gli aiuti di emergenza, Mark Lowcock, scrive l'Osservatore Romano, tra le crisi al momento la peggiore al mondo è da considerarsi quella dello Yemen. Nel Paese, infatti, si prevede che il prossimo anno circa 24 milioni di persone avranno bisogno di assistenza e protezione. Nel 2019, secondo l'Onu, rimarranno livelli molto alti di richieste di aiuto anche nella Repubblica Democratica del Congo, in Etiopia, in Nigeria, nel Sud Sudan e in Siria. Proprio nel Paese mediorientale in Iraq e in Libano, per l'ottavo anno consecutivo, circa tre milioni e mezzo di persone trascorreranno l'inverno in alloggi di emergenza. Per questa ragione, secondo l'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr), è necessario dare la priorità ai più vulnerabili, ossia gli anziani e i bambini che, nell'area mediorientale, rappresentano circa il 50 per cento della popolazione rifugiata.

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