Secondo il presidente Lenin Moreno, il fondatore di Wikileaks avrebbe “sufficienti garanzie” da parte del governo britannico per poter uscire dall’edificio in cui si trova dal 2012. “Non lo estraderebbero mai in un Paese in cui rischia la vita”, ha detto Moreno
Julian Assange "ha sufficienti garanzie" da parte del governo britannico "per poter lasciare l'ambasciata dell'Ecuador" a Londra. Lo ha detto il presidente del Paese sudamericano, Lenin Moreno. Negli scorsi mesi, Moreno aveva già fatto sapere che la questione era in discussione con le autorità britanniche. Il fondatore di Wikileaks è rifugiato dal 2012 nella sede diplomatica ecuadoriana per sfuggire a una possibile estradizione in Svezia, e poi negli Stati Uniti, dove è atteso per diversi processi.
Moreno: “Assange dovrebbe consegnarsi alla giustizia”
Il presidente dell’Ecuador ha anche dichiarato in un’intervista alla Cnn di essere “alla ricerca di una soluzione concordata con il governo britannico” circa la situazione di Assange e che, quest’ultimo, “se offrono garanzie per la sua vita, dovrebbe consegnarsi alla giustizia" del Regno Unito. “Noi proteggiamo i diritti del signor Assange”, ha sottolineato Moreno nell’intervista riportata dal quotidiano ecuadoriano El Comercio. Il presidente ritiene che Assange debba consegnarsi alla giustizia britannica “in primo luogo perché rappresenta una spesa enorme per l'Ecuador” e in secondo luogo, perché “vivere più di cinque anni come rifugiato non è auspicabile per un essere umano”. Infine perché, il governo britannico “non deciderebbe mai per l’estradizione di una persona verso un paese in cui rischia la vita". Assange, infatti, è accusato dagli Stati Uniti di spionaggio, un reato per cui rischia l’ergastolo e la pena di morte.