Dazi, Trump: “Non so se voglio accordo”. Macron: “Scontro Usa-Cina distruttivo”

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Il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente americano Donald Trump (archivio Getty Images)

Il tycoon, in partenza per il G20, ha ribadito come grazie ai dazi stanno arrivando molti soldi nelle casse Usa. Il leader francese lancia l’allarme dall’Argentina: “Si rischia la disintegrazione dell’Omc”

"Gli Stati Uniti sono molto vicini a un accordo con la Cina, ma non so se voglio farlo". Sono queste le parole che Donald Trump ha pronunciato prima di partire per il G20 di Buenos Aires, dove al centro dei lavori ci sarà anche il tema dei dazi. Un tema che preoccupa il presidente francese Emmanuel Macron: appena atterrato in Argentina, ha lanciato l’allarme per “il rischio di uno scontro testa a testa tra la Cina e gli Stati Uniti e di una guerra commerciale distruttiva per tutti”.

Trump: "Mi piace l'accordo che abbiamo ora"

Prima di partire per il G20, dove ha fatto sapere che non ci sarà il faccia a faccia col presidente russo Vladimir Putin, Trump ha ribadito come grazie ai dazi stanno arrivando molti soldi nelle casse Usa. "Penso che la Cina voglia un accordo, spero di farlo, ma francamente mi piace l'accordo che abbiamo ora - ha detto il leader Usa -. Miliardi di dollari stanno piovendo nelle casse degli Stati Uniti grazie ai dazi imposti alla Cina e siamo solo all'inizio". "Se le aziende non vogliono pagare dazi, costruiscano negli Usa. Altrimenti lasciate che il nostro Paese diventi ricco come mai prima d'ora", ha aggiunto il tycoon. A margine del G20, sabato, Trump vedrà il presidente cinese Xi Jinping. La Cina spera possano emergere "risultati positivi" dai colloqui. Ma all'incontro dovrebbe partecipare anche il "falco" della Casa Bianca Peter Navarro, consigliere del presidente per le politiche commerciali. Navarro ha notoriamente una posizione aggressiva nei confronti di Pechino e ci sarebbe proprio lui dietro all'atteggiamento intransigente tenuto dal presidente Usa sul fronte dei dazi.

“Sul clima andare oltre accordi di Parigi”

La guerra dei dazi preoccupa Macron, che ha lanciato un monito in un'intervista al quotidiano argentino La Nacion. Su clima e commercio “ciò che si rischia è il blocco dei vertici multilaterali come il G20", ha avvertito il capo dell’Eliseo. "Sul commercio, si rischia la disintegrazione dell'Organizzazione mondiale del commercio (Omc), che nonostante i suoi difetti è la più grande piattaforma per la regolamentazione del commercio mondiale", ha affermato Macron ricordando che la Francia e l'Ue ne propongono una riforma. “Se non mostriamo progressi concreti, i nostri incontri internazionali diventeranno inutili e persino controproducenti", ha osservato il presidente francese. Sul clima, "dobbiamo usare questo summit per mostrare l'ambizione di tutti coloro che vogliono non solo preservare l'accordo di Parigi, ma anche di andare oltre, specificando o rafforzando i loro impegni climatici", ha esortato Macron in vista del vertice di COP24 in Polonia da domenica.

“Alcune decisioni Usa dannose per i loro alleati”

Per quanto riguarda la politica del presidente americano, Donald Trump, Macron ha lamentato che "alcune recenti decisioni degli Stati Uniti sono state dannose per gli interessi dei loro alleati". "E' proprio in questi tempi di crisi che dobbiamo difendere i nostri valori comuni basati sul modello multilaterale e sulla cooperazione", ha aggiunto.

Il richiamo di Lagarde al G20

Prima di Macron, era stata Christine Lagarde, direttore generale del Fondo monetario internazionale, a richiamare l'attenzione sulle barriere commerciali definendole ''controproducenti per tutti". Per Lagarde "è un imperativo stare lontano da nuove barriere e invertire quelle recenti". E rivolgendosi ai Paesi del G20, il direttore generale del Fmi ha aggiunto: "Abbiamo un'occasione unica di migliorare il sistema di scambi globale. Liberalizzare gli scambi sui servizi può aumentare il Pil del G20 di mezzo punto, o di 350 miliardi di dollari, nel lungo termine''.

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