Trump contro presidente Corte Suprema: "I giudici di Obama esistono"

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(Getty Images)

Il botta e risposta tra i due nasce dalle accuse lanciate dall'inquilino della Casa Bianca contro magistrati ritenuti politicizzati e contro la corte che ha bloccato la stretta sul diritto d’asilo. Ira di Roberts che si difende: “La magistratura è indipendente”

Il rapporto del presidente degli Stati Uniti Donald Trump con la magistratura è tutt’altro che idilliaco. Lo conferma l’ennesimo scontro che si è consumato nelle ultime ore sui presunti "giudici politicizzati". "Non ci sono giudici 'di Obama' o 'di Clinton'. In America la magistratura è indipendente", è il messaggio infuriato che John Roberts, presidente della Corte Suprema americana, manda a Trump. "Mi dispiace, ma i giudici di Obama esistono davvero ed hanno un punto di vista molto diverso dalla gente incaricata di garantire la sicurezza del nostro Paese", replica Trump su Twitter.

Le accuse contro il giudice californiano

Il nuovo fronte di scontro che vede protagonista il presidente rischia di portare a una grave crisi istituzionale tra Casa Bianca e Alta Corte. Tutto è partito dalle accuse lanciate da Trump al giudice federale che ha bloccato la stretta sul diritto di asilo, Jon Tigar, definito "uomo di Barack Obama" perché a nominarlo fu l'ex presidente dem. Ma il tycoon si è spinto anche oltre, chiamando l'intera corte distrettuale di San Francisco "una vergogna" per il Paese. Accuse ritenute intollerabili per il presidente del massimo organo giurisdizionale d'America.

L’ira di Trump

Roberts, 63 anni, un conservatore nominato da George W. Bush, ha quindi affidato la propria rabbia a una dichiarazione alla stampa. "Non ci sono giudici di Obama o giudici di Trump o giudici di Clinton, ma solo uno straordinario gruppo di giudici federali dediti a fare il loro dovere", afferma il magistrato, sottolineando come "l'indipendenza e l'integrità della magistratura nel nostro Paese è un cosa di cui tutti dovremmo essere grati".

Le critiche alla magistratura

Ma tra i due c’era già stato qualche malumore in passato: durante la campagna elettorale del 2016 l'allora candidato Trump criticò duramente Roberts per aver dato nel 2012 il voto decisivo che salvò l'Obamacare, l'odiata riforma sanitaria di Barack Obama. Inoltre, da quando è alla Casa Bianca, il presidente Trump si è scagliato in diverse occasioni contro la magistratura. Come quando definì il giudice di origini ispaniche che indagava sulla Trump University "un messicano" non in grado di giudicare in maniera equa. Oppure quando reagì al blocco del bando sui musulmani parlando di magistratura politicizzata.

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