Gli incendi in California infiammano anche il confronto politico

Mondo

Giovanna Pancheri

La California continua a bruciare, vittima di incendi che si fanno di anno in anno più devastanti e intanto ad infiammarsi è anche la polemica politica. 

Gli incendi in California infiammano anche l’arena politica. Ormai da 5 giorni il fuoco sta devastando il Golden State con diversi roghi. I più importanti sono due: il Camp Fire a nord vicino a Sacramento che ha già devastato oltre 40 mila ettari di terreno uccidendo più di 40 persone e distruggendo più di 7000 edifici e il Woolsey fire, a nord di Los Angeles che ha messo in ginocchio anche Malibu e ha fatto almeno due morti. In totale i dispersi in tutta la California a causa di questa nuova catastrofe sono oltre 200. Senza contare tutte le persone rimaste senza casa tra cui anche divi dello Star system americano come Gerard Butler e Myley Cyrus che in queste ore stanno rilanciando sui social immagini e messaggi sulle loro abitazioni distrutte.

 

Secondo Donald Trump buona parte della responsabilità ricade sul governo della California a guida democratica che non ha saputo fare un’adeguata manutenzione delle foreste, tanto che il Presidente ha minacciato di tagliare i fondi federali pur proclamando lo Stato di emergenza venerdì scorso che mette a disposizione il supporto aereo e aiuti per le evacuazioni. Non abbastanza, secondo il governatore uscente delle California Jerry Brown che chiede alla Casa Bianca di riconoscere ufficialmente il disastro naturale così da aumentare il numero di uomini impegnati sul campo dando anche sostegno a quanti hanno perduto casa, perché secondo il Governatore così come secondo la maggior parte degli studi scientifici non si può sottovalutare l’impatto dei cambiamenti climatici dietro a questi fenomeni.

La scarsità delle piogge unita al riscaldamento globale e a temperature più alte della media rappresenta la benzina per questi roghi che diventano sempre più frequenti e mortali. Personalmente, in appena due anni sono già andata diverse volte a coprire il dramma degli incendi in California. In questa pagina ritrovate uno dei tanti reportage fatti nei luoghi colpiti  così come la foto che ho scattato lo scorso dicembre che fa da copertina a questa “Lettera di oggi”. Ogni volta raccontando di vite ed intere comunità spazzate via in poche ore ho incontrato qualcuno che puntualmente diceva: «da queste parti non si era mai vista una cosa del genere», una frase che fa capire quanto queste tragedie siano cronaca soprattutto degli ultimi anni. Certo, molto può essere fatto per la prevenzione a partire proprio dalla gestione delle aree boschive, ma non è semplice quando ci si ritrova con un budget sempre più magro. Nel 2018 l’amministrazione Trump ha tagliato del 10% i fondi per la FEMA, l’agenzia che si occupa della protezione civile americana e della risposta alle catastrofi naturali, mentre oltre 900milioni sono stati decurtati dai finanziamenti dell'Agenzia Forestale. Le responsabilità, in questo caso particolare, andrebbero forse quindi almeno condivise o come spiega in una toccante risposta al Presidente Trump Brian Rice, Presidente dei Pompieri professionisti della California, non si dovrebbero cercare colpe politiche, quanto piuttosto risposte unitarie perché “le catastrofi naturali non sono né rosse né blu” (ndr: i due colori che rappresentano rispettivamente il partito repubblicano e quello democratico).  

 

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