Elezioni in Brasile, Bolsonaro è il nuovo presidente

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Il candidato di estrema destra trionfa al secondo turno sull’avversario Haddad, del Partito dei lavoratori dell’ex leader Lula. Salvini esulta su Twitter e il figlio di Bolsonaro gli risponde con un riferimento all'estradizione di Battisti: "Il regalo è in arrivo"

Jair Bolsonaro è stato eletto presidente del Brasile, battendo il suo rivale Fernando Haddad per quasi 12 punti (il 55,20% contro il 44,80% con il 99.6% delle schede scrutinate). "Cambieremo il destino del Brasile. Vi offriremo un governo degno che lavorerà per tutti i brasiliani" ha detto Jair Bolsonaro, nel suo primo discorso da neopresidente del Brasile (VIDEO). 

Esulta Salvini. Gli risponde figlio Bolsonaro: "Regalo Battisti in arrivo"

Una vittoria immediatamente salutata in Italia dal leader della Lega Matteo Salvini: "Anche in Brasile - ha twittato - i cittadini hanno mandato a casa la sinistra! Buon lavoro al presidente Bolsonaro, l'amicizia tra i nostri popoli e i nostri governi sarà ancora più forte". A Salvini ha riposto il figlio di Bolsonaro, il deputato Eduardo: "Il regalo è in arrivo! Grazie per il supporto, la destra diventa più forte", con un chiaro riferimento ("il regalo", ndr) all'estradizione di Cesare Battisti. 
Anche Trump si è congratulato con Bolsonaro e la Casa Bianca, sottolineando che i due si sono impegnati a "lavorare fianco a fianco per migliorare le vite di americani e brasiliani".

Una frattura storica per il Brasile

Malgrado la rimonta registrata negli ultimi giorni da Haddad - l'erede politico scelto da Lula come candidato del Partito dei Lavoratori (Pt) - i risultati del ballottaggio hanno confermato le previsioni dei sondaggi, che davano Bolsonaro come favorito anche prima del primo turno delle presidenziali, lo scorso 7 ottobre. La vittoria di Bolsonaro rappresenta una frattura storica per il Brasile, dopo una fase di quattro governi consecutivi del Pt, chiusasi nell'agosto del 2016 con l'impeachment di Dilma Rousseff, e il breve intermezzo dell'amministrazione di Michel Temer, che arriva alla fine del suo mandato battendo tutti i record storici di impopolarità.

Nuova sconfitta per i partiti della “marea rossa”

Il risultato del voto in Brasile segna anche una nuova sconfitta per i partiti e i leader protagonisti della cosiddetta "marea rosa" progressista che ha investito l'America Latina all'inizio del XXI secolo, dopo le vittorie elettorali del centrodestra in Argentina, Cile, Perù e Colombia e le derive autoritarie in Venezuela e Nicaragua.

Crisi economica e scandali di corruzione 

La crisi economica iniziata nel secondo governo di Dilma Rousseff, la più grave della storia brasiliana, gli scandali di corruzione politica che hanno colpito i principali partiti politici - e portato in carcere Lula - e l'escalation della violenza criminale nel paese hanno alimentato un sentimento di esasperazione diffusa, che ha portato i brasiliani a scegliere un candidato che si è presentato come un outsider "contro" l'establishment politico. Il ballottaggio è diventato anche una sorta di gioco della torre elettorale: il Brasile si è diviso fra chi voleva evitare il "pericolo fascista" rappresentato da una vittoria di Bolsonaro e chi era disposto a votare qualunque candidato che impedisse un ritorno al potere del Pt, in un clima di forte polarizzazione delle posizioni.

La bocciatura della candidatura di Lula

Haddad è partito in svantaggio, giacche' il Pt ha scelto di spingere fino all'ultimo termine possibile la candidatura di Lula - bocciata dalle autorità elettorali a causa della sua condanna a 12 anni per corruzione - e non è riuscito né a spostare sulla sua candidatura i voti assicurati dal suo mentore politico né ad ottenere l'appoggio di leader politici di altri partiti per lanciare il suo progetto di "unità democratica" contro Bolsonaro.

I festeggiamenti per la vittoria di Bolsonaro

Migliaia di simpatizzanti di Bolsonaro sono scesi in piazza per brindare alla sua vittoria (FOTO). A Rio de Janeiro, i festeggiamenti si concentrano sul lungomare della Barra da Tijuca, il quartiere residenziale dell'Ovest della città dove vive Bolsonaro, mentre a San Paolo i simpatizzanti si stanno riunendo in due punti diversi della Avenida Paulista, principale arteria della megalopoli. Immagini di carovane di automobili, fuochi d’artificio e folle che sventolano bandiere brasiliane si ripetono in tutte le principali città del paese.

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