Oettinger: governo italiano vuole distruggere progetto europeo

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Il commissario Ue al Bilancio Gunther Oettinger (Getty Images)
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Per il commissario al Bilancio Ue, secondo quanto scrive Politico, l'Europa è "in pericolo di morte". E il nostro Paese, insieme a Polonia, Ungheria e Romania starebbe tentando di indebolire Bruxelles dall'interno

Il progetto europeo è in "pericolo di morte", minacciato da avversari sia dentro sia fuori dall'Unione. E alcuni, dall’interno, puntano a indebolirlo, o addirittura a distruggerlo, come "la Polonia, l'Ungheria, la Romania e il governo italiano". A spiegare i suoi timori - durante un intervento a Bruxelles il 4 settembre - è stato il commissario Ue al Bilancio Gunther Oettinger, come scrive Politico

Il bilancio Ue e le sfide dell'Unione

La rapida approvazione del prossimo bilancio Ue da parte dei leader nazionali e del Parlamento europeo però, per il commissario, dimostrerebbe che l'Europa è ancora capace di agire, nonostante queste sfide. Ma Bruxelles, per Oettinger, sarebbe anche a rischio a causa degli autocrati che usano le guerre commerciali e l'aggressione, come il presidente russo Vladimir Putin, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e "i furbi cinesi". Il commissario tedesco ha poi criticato anche il suo governo, sottolineando che Berlino non dimostra un sufficiente entusiasmo per l'Europa, in particolare quando si parla del bilancio. Il ministro delle Finanze socialdemocratico Olaf Scholz è "un tesoriere ancora più rigoroso sotto questo punto di vista", rispetto al suo predecessore conservatore Wolfgang Schauble, ha spiegato Oettinger. 

Gli attacchi di Oettinger all'Italia

Non è la prima volta che il commissario al Bilancio attacca l’Italia. Il 29 agosto, proprio sulla questione del bilancio Ue, Oettinger aveva avvertito il nostro Paese dicendo che avrebbe corso un rischio se non avesse pagato i contributi dell’Unione. “L’Italia ha conquistato il nostro appoggio nell'affrontare la crisi migratoria e le sue conseguenze, posso solo mettere in guardia Roma dal mischiare la questione migratoria con il bilancio Ue”, aveva spiegato. A stretto giro era arrivata la replica di Di Maio che aveva definito le sue considerazioni “ipocrite”. La polemica tra Oettinger e il vicepremier era divampata qualche giorno prima, dopo l’affermazione del ministro italiano sul contributo dell’Italia al bilancio dell’Ue: "Siamo pronti a tagliare i fondi che diamo all'Unione europea", aveva detto il vicepremier, sostenendo che l’Italia contribuisse con 20 miliardi l’anno. "Dobbiamo correggere le cifre", aveva replicato Oettinger, che aveva definito quella fornita da Di Maio "una farsa".

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