Australia, sbarca primo barcone dopo 4 anni: migranti arrestati

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La polizia ispeziona la zona di Cape Kimberley alla foce del fiume Daintree, nel Queensland, in Australia (FOTO: Ansa)

Una nave di clandestini provenienti dal Vietnam si è arenata nell'estuario di un fiume infestato da coccodrilli, nel Queensland. Si tratta della prima violazione delle misure anti profughi del Paese. Matteo Salvini esulta su Twitter per gli arresti

Un barcone con decine di profughi provenienti dal Vietnam è riuscito a raggiungere le coste settentrionali dell'Australia. Si tratta della prima violazione in 1.400 giorni e ora le autorità australiane s'interrogano su come sia stato possibile violare un blocco navale che ha ufficialmente impedito a qualsiasi imbarcazione di migranti illegali di avvicinarsi anche solo alle sue acque territoriali. 

La minaccia dei coccodrilli

La nave di clandestini si è arenata nell'estuario del fiume Daintree, sulla penisola di Cape York, la punta più settentrionale dell'Australia, nello stato del Queensland. Si tratta di un'area umida e tropicale, piena di animali pericolosi, in particolare di coccodrilli. Una quindicina di cittadini vietnamiti sono stati trovati e arrestati ma il numero dei dispersi potrebbe essere da 10 a 30 o più persone. Secondo i media locali, alcuni si starebbero nascondendo nella foresta ma altri potrebbero anche essere finiti vittime dei coccodrilli. Le squadre di soccorso stanno perlustrando la giungla di mangrovie per trovare il resto dei profughi.

Linea dura

L'Australia, che ha appena cambiato premier, è celebre per la sua politica di linea dura sui profughi con il modello “Pacific Solution” e la campagna “No Way”. Il Paese aveva finora praticamente azzerato gli arrivi, impiegando le navi della marina per respingere i barconi e costringendo i richiedenti asilo a ripiegare in campi profughi in Papua Nuova Guinea e nell'isola di Nauru. Ma questa volta qualcuno è riuscito a fare breccia nei severi controlli.

"Falla nella sicurezza"

Le autorità australiane parlano di una "falla nelle misure di sicurezza" e s'interrogano per capire come sia stato possibile violare un blocco navale che ha ufficialmente impedito a qualsiasi imbarcazione di migranti illegali di avvicinarsi anche solo alle sue acque territoriali. L'ultimo tentativo noto risale allo scorso anno, quando sei cittadini cinesi dalla vicina Papua Nuova Guinea approdarono all'isoletta di Saibai. Tutti deportati alle isole di Nauru e di Manus.

Salvini esulta per gli arresti

La notizia è stata commentata anche da Matteo Salvini, che si felicita per il fatto che i migranti vietnamiti siano stati arrestati. "Questo è il modello a cui voglio arrivare! Evviva la civile e seria Australia", ha scritto su Twitter il ministro dell'Interno italiano, linkando la notizia dell'Ansa in merito. D'altronde anche negli scorsi giorni Salvini aveva invocato la campagna “No Way”, parlandone come di un possibile modello da importare nell'Unione Europea per fermare l'arrivo dei migranti.

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