"No Way", così l'Australia scoraggia l'arrivo dei migranti: VIDEO

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Un'immagine del video "No Way" pubblicato dal governo australiano (foto: screenshot YouTube)
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L'Australia ha una legislazione tra le più rigide al mondo riguardo agli immigrati e ai richiedenti asilo. Si tratta della cosiddetta "Pacific solution", citata anche dal ministro dell'Interno Matteo Salvini come possibile alternativa per l'Europa

Nel 2014 il governo australiano ha pubblicato un video nell'ambito di una campagna per il controllo dell'immigrazione per scoraggiare l'arrivo dei migranti. Il suo obiettivo principale era quello di spingere le persone a non intraprendere il viaggio verso l'Australia, un Paese che possiede una delle legislazioni più rigide al mondo su questa materia. Si tratta della cosiddetta "Pacific solution": tutti coloro (senza distinzione tra adulti e bambini) ai quali non viene riconosciuto lo status di rifugiato politico sono respinti o deportati. Un sistema rigido, che dal 2014 è riuscito praticamente a risolvere il problema dell'arrivo di barconi carichi di migranti ed è stato citato dal ministro dell'Interno Matteo Salvini come possibile soluzione da adottare anche in Europa.  

Un messaggio chiaro: "No Way"

Il video dura poco più di un minuto, e sul suo sfondo campeggia un mare in tempesta su cui galleggia a fatica una piccola imbarcazione. Il titolo recita "No Way. You will not make Australia home", che vuol dire in pratica "Non c'è modo. Non farete mai dell'Australia la vostra casa". A parlare, in primo piano, è il generale Campbell, capitano delle operazioni di sorveglianza delle frontiere, il quale con tono deciso scoraggia qualsiasi tipo di tentativo di recarsi in Australia irregolarmente. "Se viaggiate in mare verso l'Australia senza un visto - dice - sappiate che non farete mai dell'Australia la vostra casa. Questo vale per tutti: famiglie, bambini, bambini non accompagnati, persone istruite e lavoratori specializzati. Non ci saranno eccezioni". Già nel 2014, quando era stato pubblicato, il video aveva suscitato diverse polemiche, soprattutto tra le organizzazioni per i diritti umani.

Il modello australiano

La normativa australiana sull'immigrazione, la cosiddetta "Pacific solution", è una delle più stringenti e severe al mondo. In sostanza, tutti coloro ai quali non viene riconosciuto lo status di rifugiato politico sono respinti o deportati. E non si fa alcuna distinzione, come ribadito anche nel video, tra adulti e bambini. Ecco perché entrare illegalmente in Australia risulta praticamente impossibile. Dal 2014, la campagna mediatica di "No Way" e le rigide politiche migratorie hanno portato a ridurre a zero gli sbarchi illegali nel Paese, mentre nel 2013 c'erano stati 37 sbarchi illegali e in 5 anni erano arrivati via mare 50mila immigrati. Chi prova comunque a entrare irregolarmente in Australia viene arrestato e trasferito nei centri di detenzione delle isole di Manu, in Papa Nuova Guinea, e nello Stato australiano di Nauru.

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