Yemen, raid colpisce un bus: 43 morti. È strage di bambini

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Foto archivio Ansa

L'attacco avrebbe colpito il mezzo e un affollato mercato nella provincia di Saada, nel nord del Paese. Secondo un'emittente televisiva locale, la responsabilità sarebbe della coalizione a guida saudita

Almeno 43 morti e 61 feriti, in gran parte bambini. È il bilancio di un raid aereo nel nord dello Yemen. Gli ordigni sganciati hanno colpito un bus e un affollato mercato nella provincia di Saada. L'attacco, secondo l'emittente yemenita Al-Masirah TV, è stato sferrato dalla coalizione a guida saudita. Che, poco dopo, ha infatti definito "legittima" l'operazione militare. 

La croce rossa: “Dozzine di morti”

La Croce Rossa ha confermato la notizia, affermando che l'ospedale della zona, sostenuto dall'organizzazione, sta ricevento “dozzine di morti e feriti”. In un tweet, ha aggiunto che "secondo il diritto internazionale umanitario, i civili devono essere protetti durante il conflitto". Il delegato a capo della Croce Rossa in Yemen ha confermato che buona parte delle vittime ha meno di dieci anni.

Coalizione araba: "Attacco legittimo"

Il portavoce della coalizione militare araba a guida saudita che combatte in Yemen, il colonnello Turki Al-Maliki, ha definito "legittimo" il raid. In una conferenza stampa riportata dalle emittenti Sky News Arabia e Al-Jazeera, il militare saudita ha detto che questi attacchi sono una risposta alle milizie ribelli huthi "responsabili del lancio di un missile balistico contro il sud del regno arabo, che ieri aveva ucciso una persona e ne ha ferite altre 11. "Le incursioni sono un'azione militare per colpire gli elementi che hanno progettato e preso di mira i civili a Jizan", ha detto il colonnello saudita, riferendosi alla città meridionale saudita oggetto dell'attacco missilistico. "I raid sono stati effettuati in conformità con il diritto internazionale umanitario e le sue regole abituali".

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