Vogue Arabia, principessa alla guida in copertina. Proteste sui social

Mondo

Giulia Virzì

Una delle immagini pubblicate su Twitter per protesta

La principessa Hayfa bint Abdullah Al Saud è il volto della copertina del nuovo numero del mensile, per celebrare la fine del divieto per le donne di guidare. Ma sono in molti a protestare sui social, sostituendo il suo volto con quello delle attiviste arrestate

Hayfa bint Abdullah Al Saud, principessa dell’Arabia Saudita, al volante di una decappottabile nel deserto: è lei il volto della copertina del numero di giugno di Vogue Arabia, pensata per celebrare la rimozione del divieto per le donne di guidare. Ma sono in molti a protestare sui social: “Lo sapete che le donne che hanno lottato per il diritto alla guida sono state incarcerate con l'accusa di tradimento dello Stato?”, chiedono, come riporta Storyful, molti utenti su Twitter, dove l’immagine patinata viene modificata: il volto della principessa è sostituito con quello di attiviste arrestate.

La copertina sotto accusa

“Questo mese il regno dell’Arabia Saudita sta mettendo le donne al posto di guida, e così facciamo anche noi”, si legge sul sito del mensile a proposito della copertina. Il titolo del nuovo numero è “Driving force”, un gioco di parole fra il significato della locuzione che in inglese sta per “impeto, energia, spinta” e il significato letterale della frase “la forza della guida”. Il riferimento è al fatto che il Dipartimento Generale del Traffico del Paese ha stabilito che le donne potranno guidare a partire dal 24 giugno. Con un decreto reale emesso nel settembre del 2017 è stato rimosso il divieto per le donne di sedersi al volante e negli ultimi mesi scuole di guida sono state aperte in molte città. Ma non è stata una conquista facile, anche Amnesty International ricorda che "molte delle donne che hanno lottato per il diritto alla guida sono state arrestate", incluse attiviste come Loujain al-Hathloul, Eman al-Nafjan e Aziza al-Yousef.

La protesta social

Per questo, per gli utenti sui social, la principessa Hayfa non è la persona più indicata per rappresentare questa conquista. E così su Twitter, molto spesso con l’hashtag #SaudiWomenDriving, viene postata l’immagine della copertina con il volto delle attiviste, incarcerate per le loro azioni, al posto di quello della vera protagonista dello scatto. “@VogueArabia racconta la storia sbagliata. Sinistra (copertina originale): menzogna, menzogna, menzogna. Destra (photoshoppata): realtà (ma Lujain, incarcerata, paga il prezzo per #SaudiWomenDriving)”, scrive un utente sul social; “Questo è estremamente offensivo per le femministe/attivisti che hanno combattuto per questo diritto”; “Hey Vogue, l’ho sistemata io per te!”, scrivono altri utenti.

“Onorati di averla sulla nostra copertina”

Manuel Arnaut, direttore di Vogue Arabia, nello spiegare ai lettori la scelta della copertina scrive: “A giugno le donne saudite saranno finalmente in grado di prendere il volante e Vogue Arabia celebra i cambiamenti del Regno: onoriamo le sue incredibili donne nel campo della moda, delle arti e della diplomazia, il cui lavoro merita un riconoscimento a livello mondiale. L’incarnazione di questa nuova era di emancipazione femminile è la principessa Hayfa Bint Abdullah Al Saud, il volto di questo mese”, scrive il giornalista. 

 

Ecco uno dei tweet:

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