Indonesia, kamikaze in tre chiese: sono padre e madre insieme ai figli

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Un'immagine di uno degli attacchi in Indonesia (Ansa)

Almeno 13 morti negli attentati contro una chiesa cattolica, una calvinista e una pentecostale di Surabaya nella seconda città del Paese. Ad agire sono stati un uomo e una donna e i loro 4 figli di età compresa tra gli 8 e i 13 anni. Isis rivendica 

Almeno 13 persone sono rimaste uccise e 41 ferite in tre diversi attacchi kamikaze in altrettante chiese cristiane nell'isola di Giava a Surabaya, la seconda città più grande dell’Indonesia. A compiere gli attacchi, rivendicati dall'Isis, sono stati componenti di una famiglia; padre e madre insieme a due figli maschi e due figlie femmine. I ragazzi avevano tutti tra gli 8 e i 13 anni. Gli attacchi hanno coinvolto una chiesa cattolica, una pentecostale e una calvinista.

Gli episodi dei giorni scorsi

L’Indonesia è il più popoloso Paese musulmano al mondo e allo stesso tempo ha un lungo passato di attentati da parte di estremisti islamici, contro cui porta avanti da quindici anni imponenti operazioni di contro-terrorismo. Pochi giorni fa, una rivolta carceraria da parte di militanti islamici affiliati all'Isis era stata sedata dalle forze di sicurezza a Depok, alla periferia di Jakarta, dopo che i detenuti avevano preso in ostaggio e poi ucciso cinque agenti.

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