Spagna, l’Eta si scusa per le sue vittime: "Mai più violenza"
MondoL'organizzazione separatista basca, che dovrebbe annunciare il suo definitivo scioglimento il primo fine settimana di maggio, ha diffuso una nota in cui ammette la sua "responsabilità diretta" nella "grave sofferenza" patita dai baschi negli ultimi 60 anni
L’Eta, l'organizzazione separatista basca, ha chiesto perdono per le morti dei "cittadini senza alcuna responsabilità nel conflitto", che fanno parte delle oltre 850 vittime che ha causato attraverso le azioni terroristiche intraprese negli ultimi sessanta anni. Lo ha fatto attraverso una nota che è stata diffusa sui quotidiani Gara e Berria. Il gruppo armato riconosce il dolore causato, ammettendo la sua "responsabilità diretta" nella "grave sofferenza" patita dalla società basca e impegnandosi a non tornare all'uso della violenza. Nell’aprile del 2017 l’Eta aveva annunciato la volontà di diventare un'organizzazione disarmata, consegnando alla Francia la lista dei suoi arsenali e tenendo fede alla promessa di mettere fine alle azioni terroristiche. A seguito di queste decisioni, il primo fine settimana di maggio, a 59 anni di distanza dalla sua fondazione, è atteso l’annuncio dello scioglimento.
"Sofferenza eccessiva"
L'Eta, con un linguaggio diverso dai tradizionali comunicati, ha ammesso che a causa sua negli ultimi decenni la società basca ha subito "sofferenza eccessiva" con "morti, feriti, persone torturate, rapiti o costretti a fuggire all'estero". "Nulla di tutto questo – si legge nella nota – avrebbe mai dovuto verificarsi o si sarebbe dovuto prolungare nel tempo". Per questa ragione "vogliamo mostrare rispetto per i morti, i feriti e le vittime causate dalle azioni dell'Eta".
Superare le conseguenze del conflitto
Nata nel 1959 sotto la dittatura franchista, è un movimento d'ispirazione marxista-leninista che si è battuto per l'indipendenza del popolo basco. Un fine che ha cercato di raggiungere anche con attentati sanguinari che le sono costati l’scrizione tra i "movimenti terroristi" riconosciuti da Stati Uniti e Unione Europea. Nella nota diffusa il 20 aprile l’Eta manifesta "l'impegno definitivo a superare le conseguenze del conflitto e affinché non si ripeta". "Vorremmo che tutto questo non fosse accaduto", scrive anche l'organizzazione, che per questo chiede "una riconciliazione".
I familiari delle vittime respingono le 'scuse'
Le scuse, però, non sono state accettate dall'Associazione dei familiari delle vittime della violenza dell'Eta (Avt) che hanno respinto la richiesta di perdono rivolto agli spagnoli dall'organizzazione separatista basca. Secondo i parenti, infatti, l’organizzazione, facendo un 'distinguo' implicito fra vittime "innocenti" e le altre, ha tentato di "giustificarsi" e di "riscrivere la storia". Ragione per la quale, per Avt, il messaggio costituisce "un nuovo passo" nella strategia dell'Eta volta ad "annacquare le sue responsabilità" e a "mettere in sordina il suo passato criminale".
Un evento per annunciare lo scioglimento
Secondo la radio pubblica basca, Radio Euskadi, nei primi giorni di maggio si terrà una cerimonia nei Paesi Baschi francesi, probabilmente a Bayonne, con la partecipazione di diverse personalità politiche, anche internazionali, per celebrare la dissoluzione finale dell’Eta. Intanto fonti del governo a Madrid hanno fatto sapere che la richiesta di "perdono" da parte dell'organizzazione terroristica basca mostra la "forza" dello Stato di diritto che ha battuto l'Eta "con le armi della democrazia".