I Paesi membri, inclusa l’Italia, hanno approvato a larga maggioranza il regolamento esecutivo sulle indicazioni. Le norme lasciano flessibilità sui riferimenti geografici e non valgono per prodotti Dop, Igp, Stg, né a marchio registrato. Si applicheranno da aprile 2020
L’origine dell’ingrediente principale degli alimenti, come il grano per la pasta, dovrà essere indicata sull’etichetta. Lo hanno deciso i Paesi membri dell’Ue, inclusa l’Italia, che hanno approvato a larga maggioranza il regolamento esecutivo. Germania e Lussemburgo si sono astenuti.
Il regolamento si applica dall’aprile 2020
Le nuove norme specificano le modalità con cui i produttori saranno obbligati a fornire in etichetta le informazioni sull'origine, soprattutto quando il luogo di provenienza dell'alimento è indicato - o anche semplicemente evocato - e non è lo stesso di quello del suo ingrediente primario. Il regolamento lascia molta flessibilità sulla portata geografica del riferimento all'origine (da “Ue/non Ue”, fino all'indicazione del Paese o della regione). Inoltre non si applica ai prodotti Dop, Igp e Stg, né quelli a marchio registrato. Entrerà in vigore dopo tre giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ue e si applicherà dall'aprile 2020. Resta da valutare l'impatto che l'approvazione avrà sui decreti sull'origine degli alimenti già in vigore in alcuni Paesi Ue, come Francia e Italia.