Cina, le celebrazioni per la festa del Qingming
MondoTra le ricorrenze più antiche del Paese, è il giorno dedicato sia al culto degli antenati che all’arrivo della primavera. Per l’occasione i cinesi si recano in visita alle tombe dei parenti e dei propri cari defunti dove portano fiori e bruciano banconote finte
Le banconote finte bruciate
Tra i doni più comuni che i parenti sono soliti portare sulle tombe dei parenti defunti ci sono anche delle banconote finte, chiamate i "i soldi dei morti". Questi ritagli di carta, del tutto simili al denaro corrente, vengono bruciati in un rito a metà tra il sacro e il profano durante il quale i parenti restano in silenzio e si prostrano. Dare alle fiamme le finte banconote, secondo questa credenza, sarebbe il modo per far giungere i soldi al defunto in segno di rispetto e di augurio. Esistono numerose leggende sull’origine della celebrazione del Qingming, ma in molti concordano che la sua istituzione abbia radici che risalgono alla dinastia Tang (618 – 907 d.C.) Nei secoli passati il Qingming veniva celebrato con danze e canti, e l’Imperatore ordinava di piantare nuovi alberi intorno al suo palazzo come simbolo di rinascita della natura. Nel tempo poi è rimasta l'abitudine di appendere rami di salice piangente vicino alla porta principale dell’abitazione per allontanare gli spiriti maligni.
Aquiloni e gite in campagna
Il Qingming non viene celebrato solo in Cina ma anche a Taiwan, Hong Kong, Macao e Vietnam. Nei vari luoghi è però conosciuto con nomi diversi che vanno da "Festa della luminosità pura" a "Giorno degli antenati" o semplicemente "Giorno della pulizia delle tombe". Cadendo nella prima decade di aprile, il Qingming coincide anche con l’avvento della primavera, ragione per la quale negli ultimi decenni è diventata anche l’occasione per organizzare gite in campagna e per far volare gli aquiloni nei parchi, una delle attività più amate dai cinesi. Secondo la tradizione infatti, bisognerebbe tagliare la corda dell'aquilone quando ha raggiunto una quota sufficientemente alta da permettergli di volare libero nel vento. Un'usanza che, celebrata durante la festa del Quingming, sarebbe 'portatrice di felicità'.