Tibet, incendio nel monastero buddista Jokhang a Lhasa
MondoLe fiamme sono divampate nella serata di sabato e hanno interessato almeno una pagoda.Secondo le autorità cinesi il rogo è stato domato tempestivamente e che le reliquie custodite nel millenario edificio non avrebbero subito danneggiamenti
Nella tarda serata di sabato 17 febbraio è scoppiato un incendio nel monastero Jokhang, nel centro di Lhasa, capitale del Tibet. Le fiamme, secondo l'agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua, sarebbero divampate intorno alle 18.40 (le 11.40 italiane) e sarebbero state domate tempestivamente. Nelle ore successive all’incidente, sul web sono comparsi numerosi video e foto nel quale di vede almeno una pagoda, la tradizionale torre costituita da diversi piani ciascuno dei quali dotato di un proprio tetto a falde, avvolta dalle fiamme. Le autorità hanno fatto sapere che l’incendio scoppiato nel luogo sacro buddista, patrimonio Unesco dal 1994, non ha causato vittime.
Un video del rogo condiviso su Twitter da Robert Barnett, studioso del Tibet della Columbia University
Cause dell’incendio ancora ignote
Al momento sono ignote le cause dell’incendio e non è stata ancora fatta una stima dei danni subiti dal tempio anche se, secondo quanto riporta Xinhua, le reliquie custodite nel luogo sacro non sarebbero state danneggiate. Come tutte le notizie che provengono dal Tibet, anche per questo incidente le informazioni sono piuttosto frammentarie a causa di una pesante censura operata dal governo cinese, che ha praticamente vietato l'accesso alla regione ai giornalisti stranieri.
Patrimonio millenario
Il tempio di Jokhang, che vanta oltre 1300 anni di storia, è uno dei più venerati dal buddismo tibetano e, ogni giorno, accoglie migliaia di pellegrini. Al suo interno i monaci custodiscono preziosi oggetti religiosi e culturali. La scrittrice tibetana Tsering Woeser ha dichiarato al New York Times: "Prego che l'incendio non sia grave e che i vecchi edifici non abbiano subito danni eccessivi. Per i tibetani, il Jokhang è il più sacro dei luoghi santi".