Nassar aggredito in aula, rilasciato il padre di tre atlete abusate
MondoDurante l'udienza contro l'ex medico della squadra olimpica di ginnastica artistica americana, Randall Margraves si era scagliato contro l'uomo. La corte ha disposto il rilascio dell'uomo senza alcuna sanzione
Dopo l'aggressione in tribunale ai danni di Larry Nassar, Randall Margraves è stato rilasciato senza alcuna sanzione. L'uomo, padre di tre delle oltre 150 atlete molestate dall'ex medico sportivo della squadra olimpica di ginnastica artistica americana, aveva aggredito l'imputato. La giudice Janice Cunningham, pur ribadendo l'inammissibilità di tali comportamenti, ha disposto la libertà dell'uomo e ha escluso provvedimenti nei suoi confronti. L'atto di Margraves ha riscosso molta solidarietà in rete, dove l'uomo ha ricevuto numerosi apprezzamenti.
L'aggressione in aula
"Lasciatemi cinque minuti da solo con lui in una stanza chiusa a chiave", aveva chiesto Margraves. La richiesta è stata ovviamente respinta dalla corte e questo ha scatenato la furia del padre delle tre ragazze abusate sessualmente dal professionista sportivo, che gli si è scagliato contro aggredendolo. Tre agenti sono intervenuti per bloccarlo. L'atto dell'uomo era passibile di una pena detentiva per oltraggio alla corte.
La solidarietà in rete
Questo tentativo è stato considerato un atto di ribellione giustificato dall'orrore degli abusi che per la prima volta venivano alla luce, grazie alla testimonianza di Lauren Margraves, all'epoca dei fatti 13enne. In poche ore è partita una raccolta fondi sui social a sostegno dell'uomo e della sua famiglia, totalizzando 8mila dollari. I messaggi di solidarietà su Twitter hanno iniziato a proliferare. In uno di questi si legge: "Caro Randall Margraves, siamo nel tuo angolo e ti appoggiamo. Firmato: il mondo". Ma la prima persona a manifestare comprensione per Margraves è stata la giudice della contea di Eaton, Michigan, Janice Cunningham, che ha disposto il rilascio dell'uomo, escludendo provvedimenti successivi. "Date le circostanze questo tribunale non imporrà alcuna punizione", ha assicurato.
“Non sono un eroe”
Randall Margraves, proprietario di un'azienda di apparecchi elettrici, si era scusato con la corte e con gli agenti, intervenuti a bloccarlo. "Non sono un eroe - aveva dichiarato l'uomo - le mie figlie e le vittime di questi abusi lo sono. Sono un po' imbarazzato da quanto accaduto. Sono qui per sostenere le mie figlie e per aiutarle a riprendersi".