Angelina Jolie alla Nato contro la violenza sulle donne
MondoL'attrice, inviato speciale dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha visitato oggi, 31 gennaio, la sede dell'Alleanza Atlantica a Bruxelles
Le dure parole di Angelina Jolie
Jolie e Stoltenberg hanno discusso di possibili collaborazioni per combattere la violenza sulle donne. "La violenza contro donne e bambini e, in particolare, la violenza sessuale sono in aumento", ha detto la Jolie. "Tuttavia l'uso dello stupro come arma di guerra viene considerata come un crimine minore ed un problema troppo difficile, o troppo scomodo, da affrontare. Questa è un'ingiustizia storica e una questione critica di sicurezza e pace internazionale".
Secondo l'attrice, regista, attivista ed ex moglie di Brad Pitt, lo stupro è un vero e proprio strumento di morte nei conflitti. Viene usato "per raggiungere obiettivi politici o militari, colpisce uomini e ragazzi, così come le donne e le ragazze. Viene usato come strumento di controllo politico, terrorismo, e pulizia etnica. È uno dei principali fattori nella creazione di flussi di profughi e ovunque accada, la pace è più difficile da raggiungere".
Le azioni della Nato
Per questo, secondo Angelica Jolie, la Nato ha un ruolo chiave da giocare.
"L'inviato speciale Jolie e io abbiamo deciso di lavorare insieme, concentrandoci su tre punti: l'addestramento, il monitoraggio, le attività di report e la consapevolezza". Con queste parole, Stoltenberg ha dichiarato che l'obiettivo da raggiungere è direttamente sul campo. "Dobbiamo gettare luce su questi che sono i crimini più oscuri", ha sottolineato il segretario generale Nato. Nello specifico Stoltenberg ha menzionato l'Afghanistan e il dramma dei Rohingya, situazione su cui Jolie ha chiesto che "si parli di meno e si agisca di più". A dicembre, Jolie e Stoltenberg avevano diramato un documento dal titolo "Perché la Nato deve difendere i diritti delle donne", pubblicato sul Guardian, che anticipava di fatto i temi dell'ultimo incontro.