Disertore nordcoreano fugge oltre il confine, militari del Sud sparano

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Truppe nordcoreane e sudcoreane si osservano a vicenda al confine (archivio Getty)
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Un soldato della Corea del Nord è scappato e i suoi commilitoni si sono avvicinati al confine per provare a fermarlo: le truppe di Seul hanno sparato raffiche di avvertimento per dissuaderli. Si tratta del quarto caso simile nel 2017: l’ultimo era avvenuto 40 giorni fa

Un disertore della Corea del Nord ha oltrepassato il confine verso Sud ed è stato inseguito da suoi commilitoni che per provare a fermarlo si sono avvicinati troppo alla linea di demarcazione. I militari di Seul hanno quindi sparato una ventina di raffiche di avvertimento per dissuaderli. La notizia è stata riferita da fonti ufficiali mentre alcuni media sudcoreani hanno riportano di successivi spari provenienti dalla Corea del Nord. Ma su questa seconda circostanza non sono arrivate conferme da parte dell’esercito.

La fuga

Nelle prime ore di questa mattina un soldato, pare diciannovenne, la cui identità non è stata rivelata, ha disertato superando il confine. Quando è arrivato al primo posto di frontiera sudcoreano, dal Nord non proveniva alcun rumore di spari, secondo il ministero della Difesa sudcoreano. Più tardi alcuni soldati sudcoreani hanno individuato militari del Nord che si avvicinavano ad una linea di demarcazione al confine e, oltre a trasmettere un altolà, avrebbero sparato 20 raffiche di spari di avvertimento con armi automatiche.

Quattro diserzioni nel 2017

L'ultima diserzione ha fatto salire a quattro il numero dei soldati nordcoreani che sono fuggiti oltre il confine quest'anno, ha ricordato il ministero della Difesa di Seul. Sono invece circa 30 mila i nordcoreani fuggiti in Corea del Sud, principalmente dalla Cina, dalla fine della guerra di Corea, nel 1953. Altri militari nordcoreani sono fuggiti in passato verso Sud, perlopiù indisturbati. L'episodio odierno è avvenuto a 40 giorni di distanza dal più recente. In quel caso un altro soldato nordcoreano aveva attraversato la zona di confine sotto controllo congiunto, l'unico posto dove le truppe rivali sono distanti poche centinaia di metri. I suoi ex commilitoni spararono e l'uomo fu colpito in diversi punti e ricoverato in un ospedale della Corea del Sud. 

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