Sette giudici su nove hanno detto sì al Muslim Ban che impone limiti all'accesso negli Stati Uniti ai cittadini di Iran, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen. Un altro successo per Trump dopo il via libera del Senato alla riforma fiscale
La Corte Suprema degli Stati Uniti dà il via libera al Muslim Ban, il provvedimento voluto dal presidente Donald Trump che impone stretti limiti all’ingresso negli Usa ai cittadini di sei Paesi a maggioranza musulmani: Iran, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen. Originariamente ne faceva parte anche l'Iraq, che in quanto alleato di Washington ha ottenuto di essere tolto dalla lista nera.
Successo per Donald Trump
I giudici si sono espressi a favore della piena applicazione del bando. Si tratta del secondo successo in pochi giorni per Donald Trump, dopo l'approvazione da parte del Senato della sua riforma fiscale. La prima versione del bando venne adottata con un ordine esecutivo del presidente lo scorso marzo, subito dopo il suo insediamento alla Casa Bianca. Il provvedimento è stato poi sospeso e contestato da diversi giudici e sono ancora pendenti procedimenti giudiziari in corti minori. Questa ultima decisione della Corte suprema permetterà ora al Muslim Ban di entrare pienamente in vigore. Dei 9 giudici della Corte Suprema, sette hanno autorizzato l'amministrazione Trump ad ignorare le sentenze delle corti di grado inferiore.