Pyongyang afferma che, nonostante sia pronto a far fuoco in qualsiasi momento, osserverà "ancora un po'" il comportamento degli Stati Uniti. Il segretario alla Difesa americano Mattis avverte: un attacco porterebbe "rapidamente alla guerra"
Kim: "Aspetto le mosse degli Usa"
Kim "ha valutato a lungo i piani d'attacco" e "ne ha discusso" con le autorità militari durante una ispezione al Comando delle forze strategiche, che guida il programma missilistico del Paese, ha spiegato l'agenzia.
Washington: se attaccano è guerra
Il segretario alla Difesa americano Mattis avverte intanto che un attacco porterebbe "rapidamente alla guerra" e aggiunge che qualsiasi missile lanciato verso Guam sarebbe subito eliminato. Il presidente Usa Donald Trump, invece, ottiene l'appoggio del Giappone che attraverso il premier Shinzo Abe afferma che "prevenire il possibile lancio dei missili" da parte della Corea del Nord contro l'isola di Guam "sia la cosa più importante". Evitare "una guerra a tutti i costi" è anche l'impegno preso dal presidente sudcoreano Moon Jae-in.