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G20, scontri di Amburgo: rilasciati 13 dei 16 italiani fermati

Mondo
Foto Ansa

Sei nostri connazionali, che sarebbero coinvolti nelle manifestazioni scoppiate nella città che ospitava il summit, sono stati rinviati a giudizio. Farnesina, ambasciata italiana a Berlino e consolato generale seguono la situazione

Ci sono anche dei cittadini italiani tra gli oltre 140 manifestanti fermati dalle forze dell'ordine tedesche perché coinvolti negli scontri di Amburgo scoppiati durante il G20. Tredici dei 16 connazionali sono stati rilasciati nella serata di domenica 9 luglio, mentre altri sei sono stati rinviati a giudizio. 

Farnesina segue la situazione

La Farnesina ha seguito la vicenda fin dall’inizio, mentre l’ambasciata italiana di Berlino e il consolato generale di Hannover sono in costante contatto con le autorità tedesche e stanno prestando agli italiani la loro assistenza, come riferiscono fonti del ministero.

Forenza (Sinistra Europea) fermata e poi rilasciata: "Inammissibile"

L'8 luglio, durante le manifestazioni di protesta, era stata fermata e poi rilasciata in serata anche Eleonora Forenza, europarlamentare di Sinistra Europea, che ha poi commentato così quanto accaduto: "Non è eccessivo parlaredi caccia agli italiani ad Amburgo. Io sono stata fermata perché indossavo una felpa nera, è inammissibile, siamo fuori dallo stato di diritto". 

Gli scontri del G20 di Amburgo

Il summit ospitato dalla Germania è stato teatro di grandi contestazioni fin dal suo inizio. Le manifestazioni, nella notte tra il 7 e l'8 luglio si erano trasformate in una vera e propria guerriglia urbana con vetrine di negozi rotte, macchine incendiate e lanci di oggetti, fra cui anche bottiglie di vetro e sassi. Negli scontri erano rimasti feriti oltre 200 poliziotti, mentre contro gli oppositori erano stati usati idranti.

Guerriglia ad Amburgo, debacle tedesca su sicurezza

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