Francia, solo un terzo dei candidati di Macron sono volti nuovi

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Emmanuel Macron: anche lui non è un vero e proprio novizio (Getty Images)

Secondo un'inchiesta di Le Monde, a differenza di quanto sbandierato dalla Lrm, soltanto il 34% dei rappresentanti del partito del neo presidente francese sarebbe realmente novizio della politica

Escludendo chi ha già gravitato in un ministero o chi si è già presentato a tornate elettorali in passato, solo 180 dei 524 candidati alle legislative di "La République en marche" (Lrm), il partito del neo presidente francese Emmanuel Macron, sarebbe davvero un novizio della politica.

L'inchiesta di Le Monde

Questo a differenza di quanto sbandierato dallo stesso partito, che aveva promesso che i "volti nuovi" sarebbero stati almeno la metà dei rappresentanti di Lrm alle prossime elezioni legislative in programma l'11 e il 18 giugno per il rinnovo dell'Assemblée Nationale. A "smascherare" la bufala un'inchiesta di Le Monde: al netto di quelli che si sono già presentati al voto (perdendo) e di quelli che hanno già occupato posizioni politiche più o meno importanti, solo il 34% dei candidati rappresenterebbe una vera novità.

Tanti non sono alla prima campagna elettorale

Quindi 180 e non i 281 della squadra di Macron che figurano tra quelli che non hanno mai avuto un mandato. Secondo l'importante quotidiano francese, almeno 30 tra questi – ma la cifra sarebbe addirittura sottostimata – si sarebbero presentati in precedenti tornate elettorali venendo battuti (o ripescati) e una ventina ha già occupato posizioni importanti in altri partiti, principalmente di sinistra e di centro.

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="fr" dir="ltr">Comment « Le Monde » a enquêté sur les candidats de La République en marche <a href="https://t.co/E8hfMuBbGJ">https://t.co/E8hfMuBbGJ</a></p>&mdash; Le Monde (@lemondefr) <a href="https://twitter.com/lemondefr/status/872178020362199040">6 giugno 2017</a></blockquote>
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In Lrm profili simili a quello di Macron

A conferma che le elezioni non sono l'unico modo di approcciarsi alla politica la stessa storia del leader del movimento, Emmanuel Macron, che – prima delle presidenziali del 2017 – ha sempre gravitato vicino alle sfere del potere siano state queste ministeri, gabinetti o partiti o ancora campagne elettorali. Come lui, diversi candidati del suo partito alle legislative presentano profili simili. Ad esempio – scrive sempre Le Monde – il direttore di gabinetto di Macron a Bercy, François Cormier-Boulet, o Daniel Zielinski, capo di gabinetto di Patrick Kanner (Partito socialista), o ancora Laurence Rossignol e Marisol Touraine, consiglieri di François Patriat, altro esponente socialista. Almeno 20 tra gabinetti e ministeri, secondo il conteggio, cui si sommano 12 assistenti parlamentari e una quindicina che hanno lavorato in consigli territoriali.

Solo un terzo i veri novizi

In totale, sarebbero quindi 68 i candidati di Lrm che nella loro carriera hanno ricoperto cariche “parapolitiche”. A questi, Le Monde aggiunge i cosiddetti “figli di”, parenti di persone che sono state elette in passato o lo sono tuttora, per arrivare a scoprire che restano soltanto 180 candidati “vergini”. Un terzo dei 524, che con il voto cercano davvero un primo accesso al mondo politico.

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