Attentato Manchester, Site: l’Isis ha rivendicato l’attacco all’Arena

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L’agenzia Amaq ha riportato una dichiarazione dello Stato Islamico: “Uno dei soldati del Califfato è riuscito a posizionare ordigni esplosivi in mezzo a un raggruppamento di crociati”. Secondo le prime versioni degli investigatori si parlava invece di un kamikaze

L'Isis ha rivendicato l'attentato a Manchester affermando, tramite l'agenzia Amaq, che uno dei suoi membri ha compiuto l'attacco alla Manchester Arena al termine del concerto di Ariana Grande. La conferma è arrivata da Site, il sito Usa di monitoraggio dell'estremismo sul web. (LIVEBLOG)

Isis non parla di kamikaze ma di ordigni 

La rivendicazione dell'Isis dell'attentato di Manchester recita: "Uno dei soldati del Califfato è riuscito a posizionare ordigni esplosivi in mezzo a un raggruppamento di crociati nella città britannica di Manchester, dove è avvenuta l'esplosione nell'edificio Arena che ha causato la morte di 30 crociati e il ferimento di altri 70. Per chi venera la Croce e i loro alleati il peggio deve ancora venire". Nel comunicato rilanciato dall'agenzia Amaq non si parla quindi di kamikaze.

Festa sui siti jihadisti

In mattinata, nelle prime ore dopo l’attentato, i siti jihadisti hanno festeggiato l’attacco a Manchester. Su un numero recente della rivista “Rumiyah”, promossa dall’Isis, veniva teorizzata come accettabile l’ipotesi di un attentato esplosivo al concerto di un idolo dei teenager affollato di giovani. Nell’articolo, chiamato “Collateral carnage” si legge che non bisognerebbe addolorarsi “per l'uccisione collaterale di donne e bambini miscredenti”. (LE FOTO DOPO LA STRAGE)

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