Il rapporto “A child is a child” evidenzia che nel 2015-16 sono 300mila i minori non accompagnati registrati in 80 Paesi, quasi 5 volte in più rispetto al 2011. Oltre la metà ha chiesto protezione in Europa. Molti di loro rischiano abusi e sfruttamento
Unicef ha pubblicato il rapporto “A child is a child” (LA VERSIONE INTEGRALE) in cui lancia l’allarme sul numero record di bambini migranti non accompagnati: nel 2015-2016 sono 300mila i minori registrati in 80 Paesi, quasi 5 volte in più rispetto ai 66mila documentati tra il 2010 e il 2011. Più della metà, 170mila, ha chiesto protezione in Europa.
Shocking. 5-fold increase in refugee & migrant children traveling alone since 2010 https://t.co/9aqLOlIxCE #AChildIsAChild #ChildrenUprooted pic.twitter.com/qyvLiAMlbT
— UNICEF (@UNICEF) 17 maggio 2017
Il rapporto Unicef
Il documento pubblicato dall’Unicef (LA VERSIONE INTEGRALE) denuncia gli abusi, lo sfruttamento, la schiavitù e la prostituzione a cui molti di questi bimbi subiscono. Il 92% di chi è arrivato via mare in Italia era solo o separato dai genitori mentre il 75% tra i 14 e i 17 anni ha riferito di essere stato detenuto o costretto a lavorare.
Bimbi esposti agli abusi
L'emergenza migratoria in atto, avverte il rapporto, lascia i bambini migranti sempre più esposti agli abusi. Schiavitù e prostituzione sono in cima alle sofferenze che devono sopportare. Su scala globale, i minori vittime di tratta rappresentano circa il 28% dei migranti bambini non accompagnati arrivati in Europa e, secondo Europol, oltre il 20% dei contrabbandieri ha collegamenti con le reti di traffico di esseri umani.
#AChildIsAChild - no matter what side you’re on.
— UNICEF (@UNICEF) 18 maggio 2017
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