L'artista aveva 65 anni. La sua creazione, realizzata per la prima volta nel 1978, è diventata il simbolo delle comunità omosessuali di tutto il mondo
È morto nel sonno, all’età di 65 anni, Gilbert Baker, l’ideatore della bandiera con i colori dell’arcobaleno che è diventata il simbolo delle comunità gay di tutto il mondo. A dare la notizia è stato il San Francisco Chronicle.
La banidera: prima realizzazione nel 1978 - L’artista aveva creato la bandiera nel 1978, per la giornata degli omosessuali e, in origine, vi comparivano otto colori. Successivamente le tonalità vennero ridotte a sei, ognuna delle quali rappresentava un diverso aspetto dell’umanità. Baker voleva trasmettere l’idea della diversità e dell’inclusione, utilizzando “qualcosa dalla natura per rappresentare che la nostra sessualità è un diritto umano”, come aveva spiegato lui stesso.
Nel 2015, il museo Moma di New York ha deciso di acquistare la bandiera originale, quella ad otto colori, per esporla nella sua galleria di design insieme ad altri simboli che hanno fatto la storia: dalla @, a quello del riciclo.
Una vita come designer di bandiere - Baker era nato in Kansas nel 1951 e aveva servito l’esercito americano dal 1970 al 1972, come si legge nella biografia del suo sito. L’artista aveva vissuto a San Francisco negli anni ’70, all’inizio del movimento per i diritti degli omosessuali. Aveva lavorato come creatore di bandiere per circa trent’anni, tenendo come base San Francisco e spostandosi a New York nel 1994, dove creò una bandiera arcobaleno lunga un miglio in occasione del venticinquesimo anniversario degli scontri di Stonewall, del 1969. Trasportata da cinquemila persone, la bandiera divenne la più larga del mondo. Nel 2003, in occasione dei 25 anni dalla creazione della sua opera, Baker superò il suo stesso record, creando una bandiera ancora più grande.