Cosa sono i Trattati di Roma che 60 anni fa lanciarono l'Europa unita

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Valeria Valeriano

Il 25 marzo 1957, in Campidoglio, sei Paesi europei firmarono i Trattati per la costituzione della Comunità economica (Cee) e per l'Energia atomica (Euratom). Erano Italia, Francia, Germania Ovest, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo

Il 25 marzo 1957, un lunedì, sei Paesi europei firmarono in Italia i Trattati per la costituzione della Comunità economica (Cee) e per l’Energia atomica (Euratom). Quel giorno, a Roma, nacque l’Europa unita. Per celebrare i 60 anni dei Trattati istitutivi delle Comunità europee, sono previsti diversi cortei e iniziative. Nella Capitale, per sabato, sono attesi i capi di Stato stranieri ma anche gli antagonisti di Eurostop. La Questura ha messo a punto un piano sicurezza definito “imponente”.

La firma dei sei Paesi - A firmare i Trattati di Roma furono sei Paesi: Italia, Francia, Germania Ovest, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo. La cerimonia era stata fissata per le 18 in Campidoglio, nella sala degli Orazi e Curiazi. Dietro un lungo tavolo, sedevano i rappresentati dei sei Stati. Per l’Italia c’erano il ministro degli Esteri Gaetano Martino e il presidente del Consiglio Antonio Segni. La cerimonia fu trasmessa dalla Rai in una delle sue prime eurovisioni. L’ultima firma fu messa alle 18.51. Dalla folla, che nonostante la pioggia si era raccolta fuori dal Campidoglio per partecipare a un evento storico, si alzò un applauso.

Cee e Ceea - Nello stesso giorno i sei Stati istituirono sia la Comunità economica europea (Cee) sia la Comunità europea dell’Energia atomica (Ceea o Euratom). I Trattati di Roma entrarono in vigore il primo gennaio 1958. Nascevano dall’esigenza, dopo le guerre e dopo il fallimento della Ced (Comunità europea di difesa), d’iniziare un percorso comune. Di unire gli sforzi per affrontare la concorrenza di Paesi molto grandi, come l’Unione Sovietica o gli Stati Uniti. L’Euratom è un’agenzia per lo studio e lo sviluppo dell’energia atomica a scopi pacifici: sopravvive ancora oggi e i membri sono gli stessi dell’Unione europea. Anche il Trattato che ha istituito la Cee è ancora la base legale di molte decisioni prese dall'Ue, pur avendo subito diverse modifiche nel corso degli anni sia in considerazione dei nuovi Stati membri sia per via dei nuovi documenti firmati. Come il Trattato di Bruxelles del 1965 o il Trattato di Maastricht del 1992 o il Trattato di Lisbona entrato in vigore nel gennaio 2009, che ne ha anche cambiato il nome in “Trattato sul funzionamento dell’Unione europea”.

Il Mercato unico - Il “Trattato che istituisce la Comunità economica europea” aveva come obiettivo, tra l’altro, la costituzione di un mercato comune e di politiche comuni. Per realizzare il Mercato unico, da raggiungere in un periodo di 12 anni, erano previste diverse iniziative. Come: la libera circolazione delle persone, dei servizi, delle merci e dei capitali; un’unione doganale, con la progressiva eliminazione dei dazi tra i Paesi membri e una tariffa unica verso l’esterno; l’istituzione di una Banca europea degli investimenti; l’introduzione di politiche comuni nel settore dell’agricoltura e dei trasporti; la creazione di un Fondo sociale europeo. Sul piano istituzionale, poi, il Trattato di Roma prevedeva l’istituzione di una Commissione di nove membri (due per Francia, Germania e Italia, uno per gli altri), di una Corte di Giustizia per dirimere le controversie sull’applicazione dei Trattati, di un’Assemblea parlamentare europea composta da 142 deputati nominati dai Parlamenti degli Stati membri della Comunità. Nel 1962, l’Assemblea ha preso il nome di Parlamento europeo.

Italia protagonista - Anche i passi ufficiali verso i Trattati Roma ebbero come scenario l’Italia. Messina, dove nel giugno 1955 venne proposta la capitale italiana come sede della firma e Bruxelles come sede permanente della Commissione europea. E Venezia, dove nel maggio 1956 i ministri degli Esteri si incontrarono per approvare una prima bozza. Poi ci furono otto mesi di negoziati, dal giugno 1956 al gennaio 1957, in cui gli “sherpa” lavorarono dietro le quinte per mettere a punto i testi e vincere le resistenze (soprattutto francesi). Alla fine, quando qualcuno iniziava a non crederci più, il 25 marzo 1957 arrivò a Roma la firma che unì l’Europa.

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