Premiato per aver scoperto il meccanismo dell'autofagia, un processo fondamentale per la degradazione e il riciclo delle componenti cellulari e che ha un ruolo anche in patologie come il cancro e il Parkinson
Il biologo giapponese Yoshinori Ohsumi si è aggiudicato il Premio Nobel per la medicina 2016 per la scoperta del meccanismo dell'autofagia, il meccanismo di 'riciclaggio' alla base di tutte le cellule viventi. L'annuncio è stato dato oggi, come da tradizione al Karolinska Institutet di Stoccolma. "Le scoperte di Ohsumi hanno portato a un nuovo paradigma nella comprensione su come le cellule riutilizzano le sostanze di scarto", si legge nella dichiarazione dell'Assemblea del Karolinska Institute di Stoccolma.
La scoperta - "Le mutazioni dei geni dell'autofagia possono provocare malattie e il processo autofagico è implicato in varie affezioni, come il cancro e le malattie neurologiche", ha spiegato la giuria del Nobel. Il meccanismo di 'riciclaggio' delle cellule premiato con il Nobel è una delle funzioni alla base di tutte le cellule viventi. Si chiama 'autofagia' e permette alle cellule di liberarsi di tutte le sostanze di scarto consegnandole in un 'reparto' specializzato per la loro degradazione, chiamato lisosoma. La sua attivazione, che avviene in condizioni di stress, può dunque risultare estremamente vantaggiosa per l'organismo.
Le motivazioni- L'esistenza di questo meccanismo era stata ipotizzata fin dagli anni '60, ma solo le ricerche condotte negli anni '90 da Yoshinori Ohsumi hanno permesso di comprendere a fondo questo processo. Grazie alle ricerche di base fatte da Ohsumi è cambiato il punto di vista con il quale si è cominciato a studiare la risposta alle infezioni: ha infatti permesso di capire che le mutazioni che avvengono in quei geni possono condizionare la risposta dell'organismo alle infezioni ed essere coinvolte in molte altre malattie, come quelle neurologiche e i tumori. Martedì saranno nominati i vincitori per la fisica, mercoledì quelli per la chimica. I Nobel, assegnati per la prima volta nel 1905, sono arrivati quest'anno alla 107esima edizione. Il premio ammonta a 8 milioni di corone svedesi, al cambio odierno oltre 830mila euro.
Yoshinori Ohsumi- La nomina è giunta a sorpresa per un candidato che non era tra i primissimi papabili: Ohsumi è stato scelto tra 273 scienziati che erano stati proposti quest'anno. Per il Giappone, si tratta di un "cervello di ritorno". L'81enne scienziato formatosi all'università di Tokyo ha infatti lavorato per tre anni alla Rockefeller University di New York, per poi rientrare nel suo ateneo di origine nel 1988, dove ha fatto nascere un suo gruppo di ricerca. Oggi insegna al Tokyo Institute of Technology.
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">BREAKING NEWS The 2016 <a href="https://twitter.com/hashtag/NobelPrize?src=hash">#NobelPrize</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/Medicine?src=hash">#Medicine</a> awarded to Yoshinori Ohsumi <a href="https://twitter.com/tokyotech_en">@tokyotech_en</a> ”for his discoveries of mechanisms for autophagy” <a href="https://t.co/PDxWbSqoIX">pic.twitter.com/PDxWbSqoIX</a></p>— The Nobel Prize (@NobelPrize) <a href="https://twitter.com/NobelPrize/status/782876170526269440">3 ottobre 2016</a></blockquote>
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