Brasile, Senato approva impeachment: Dilma destituita attacca: "Golpe"

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La presidente è accusata di aver usato denaro delle banche di proprietà statale per gonfiare la spesa pubblica. Potrà però ricandidarsi

Il Senato brasiliano ha votato a favore della rimozione dall'incarico della presidente Dilma Rousseff, accusata di aver violato le leggi sul bilancio. La votazione si è conclusa con 61 voti a favore della rimozione e 20 contrari. Rousseff è accusata di aver usato denaro delle banche di proprietà statale per gonfiare la spesa pubblica. "Si sono appropriati del potere con un colpo di stato", ha detto la Rousseff: "E' il secondo che affronto nella mia vita: il primo è stato quello militare compiuto con le armi della repressione e della tortura, che ho subito quando ero giovane. Il secondo, un golpe parlamentare mascherato da una farsa giuridica, mi depone della carica alla quale sono stata eletta dal popolo".

 

 

Il vicepresidente Michel Temer, che guida il paese a partire dallo scorso maggio, quando Rousseff è stata sospesa dall'incarico, resterà al suo posto fino alla fine del mandato presidenziale nel 2018.

Il Senato brasiliano non ha però approvato l'interdizione dai pubblici uffici per otto anni della ormai ex presidente. I voti a favore sono stati 42, 36 i contrari e 3 astenuti. Il quorum per l'approvazione era dei due terzi dei senatori, 54 su 81. Dilma è quindi eleggibile.

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