Tra i fermati molti attivisti per i diritti umani, tra cui Ahmed Abdullah, che aveva offerto il suo aiuto ai legali dei genitori del ricercatore ucciso
Preoccupazione per l'ondata di arresti che si sta verificando in Egitto è stata espressa dalla famiglia di Giulio Regeni. In particolare a destare allarme il fatto che tra i fermati negli ultimi giorni ci siano diversi attivisti per i diritti umani, tra cui anche Ahmed Abdullah, presidente della Commissione egiziana per i diritti e le libertà, l'organizzazione non governativa che negli ultimi mesi ha offerto la sua attività di consulenza ai legali della famiglia del ricercatore ucciso al Cairo. In una nota Amnesty International informa che Abdullah è "stato prelevato nella sua abitazione nella notte tra il 24 e il 25 aprile dalle Forze speciali". E' accusato di istigazione alla violenza per rovesciare il governo, adesione a un gruppo "terroristico e promozione del terrorismo".
Ondata di arresti - Gli arresti degli ultimi giorni segnano una recrudescenza del regime di Al Sisi verso le forze di opposizione. Il Cairo e altre città egiziane sono state presidiate nei giorni scorsi da migliaia di uomini delle forze dell'ordine. Nonostante decine di arresti preventivi compiuti nei giorni scorsi (17 gruppi per la tutela dei diritti umani ne hanno segnalati "almeno 100"), manifestazioni non autorizzate sono state disperse lunedì 25 aprile in due punti del Cairo.
Fermati diversi giornalisti - Arrestati anche diversi giornalisti, tra cui Basma Mostafa, che aveva intervistato i familiari della banda di rapinatori in possesso dei documenti di Regeni. Nelle retate sono finiti anche sei giornalisti stranieri. Stando a quanto riferito da Al Arabiya, il ministero dell'Interno egiziano ha aperto un "processo verbale" contro il capo dell'ufficio di corrispondenza dell'agenzia Reuters al Cairo, Michael Georgy, per il servizio della settimana scorsa in cui si citavano sei anonime fonti di intelligence e polizia egiziane per fornire dettagli su un arresto di Regeni sempre escluso dalle autorita' del Cairo.