Isis, Al Baghdadi: "I raid non ci indeboliscono"

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Il leader dell'Isis Al Baghdadi in un'immagine d'archivido

In un messaggio audio il leader dello Stato Islamico torna a minacciare Occidente e Israele: "La Palestina sarà la vostra tomba". Sventato attacco a Sarajevo: puntavano a uccidere "più di 100 persone". L'Austria rilancia l'allarme: "Servizi di intelligence amici segnalano rischio attentati entro Capodanno". Gentiloni: "Sappiamo che proveranno a colpire ancora"

Il leader dell'Isis Al Baghdadi torna, a distanza di quasi otto mesi, a far sentire la sua voce: in un nuovo messaggio audio minaccia l'Occidente e Israele. Minacce che arrivano nello stesso giorno in cui la polizia austriaca rilancia l'allerta sul rischio attentati durante le feste nelle capitali europee e quella di Sarajevo rivela di aver sventato un attacco che, nella notte di Capodanno, puntava a uccidere “più di cento persone”.

“Vostri raid non ci indeboliscono” – Nel messaggio audio di 24 minuti, il leader dello Stato Islamico afferma che "il Califfato resta forte nonostante i raid" della coalizione internazionale e nega che i bombardamenti l’abbiano indebolito. L’Isis, in realtà, in questo momento sembrerebbe in difficoltà: è incalzato dai bombardamenti russi e alleati in Siria, dove ha appena perduto il controllo di una diga strategica vicino a Raqqa, ed è sotto attacco in Iraq, dove è in corso un'offensiva su Ramadi, uno degli ultimi bastioni jihadisti nel Paese. Nel messaggio Al Baghdadi condanna anche il tentativo dell'Arabia Saudita di formare una coalizione di Paesi musulmani per combattere l'Isis: "Se fosse una coalizione musulmana si sarebbe affrancata dai suoi padroni ebrei e crociati e assunto come obiettivo quello di uccidere gli ebrei e di liberare la Palestina". Minacce anche a Israele: “La Palestina non sarà la vostra terra né la vostra casa, ma il vostro cimitero. Allah vi ha raccolto in Palestina perché i musulmani vi uccidano".

Da Vienne allerta terrorismo. Sventato attacco a Sarajevo – Le parole di Al Baghdadi si incrociano con quelle del capo della polizia di Vienna, che ha rilanciato l’allerta attentati nelle capitali europee entro Capodanno. Un messaggio in questo senso, ha detto, è stato diramato prima del 25 dicembre dai “servizi di intelligence di un paese amico”. Gli attentati, ha precisato il funzionario, potrebbero essere compiuti con "bombe o armi". E proprio una bomba volevano utilizzare gli 11 estremisti arrestati a Sarajevo e vicini all'Isis. Pensavano di piazzarla sotto l'auto della polizia o in un luogo affollato per Capodanno e, come ha detto il procuratore antiterrorismo, puntavano ad uccidere "più di cento persone".

Gentiloni: “Sappiamo che proveranno a uccidere ancora” –
Del rischio attentati hanno parlato anche il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni e quello dell’Interno Angelino Alfano. “Sappiamo bene che proveranno a colpire ancora”, "lavoriamo per la sicurezza senza lasciarci fuorviare”, ha detto Gentiloni in un0intervista a La Repubblica. Il comunicato di Al Baghdadi, ha aggiunto, "vuole esibire forza in un momento che invece è di vera difficoltà militare". “Mai sottovalutare nulla, ma non possiamo nemmeno farci paralizzare”, dichiara invece Alfano a Il Corriere della Sera. E ancora: “Dopo gli attentati di Parigi abbiamo elevato l'allerta al livello immediatamente precedente a quello dell' attacco in corso e abbiamo predisposto ulteriori potenziamenti per il Giubileo. Il rischio zero non esiste. Dobbiamo mettere nel conto l'arrivo di segnalazioni che vanno adeguatamente analizzate”.

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