Parigi, l'insegnante confessa: ho inventato l'aggressione

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Il docente di una scuola materna di Aubervilliers, nella banlieue parigina adiacente a Saint-Denis, aveva raccontato di essere stato accoltellato da un uomo che si era autoproclamato dell'Isis. Poi in ospedale, in cui è ricoverato con lievi lesioni che si sarebbe provocato da solo, ha ammesso che il fatto non era mai accaduto

Si è inventato tutto il maestro 45enne di Aubervilliers, alle porte di Parigi, nel dipartimento di Saint-Denis. Aveva raccontato di essere stato accoltellato da un uomo con il volto coperto da un passamontagna che era entrato in classe e si era autoproclamato appartenente all'Isis. Un episodio che, a un mese dalle stragi del 13 novembre, aveva di nuovo palesato l'incubo terrorismo nella capitale francese.

Il racconto dell'aggressione - L'insegnante aveva raccontato che poco dopo le 7:15 un uomo, con guanti, una tuta da imbianchino e calzature militari, era entrato nella scuola materna Jean Perrin e aveva urlato: “Sono dell'Isis, è un avvertimento". Poi, secondo il racconto, si era scagliato contro di lui e l’aveva colpito con un taglierino e un paio di forbici al fianco, al collo e alla fronte. Alla fine si era dileguato.

La confessione – L’insegnate, durante l’interrogatorio, ha confessato agli inquirenti di essersi inventato tutto ma ancora non sono chiari i motivi che l’hanno spinto a mentire. L’uomo, che aveva accusato dell’aggressione uno jihadista dello Stato islamico, si sarebbe inflitto da solo le ferite.

Il ministro dell'educazione: "Le misure di sicurezza saranno rinforzate"
- Il racconto aveva subito fatto scattare di nuovo l'allerta. Sul caso la procura antiterrorismo aveva aperto un fascicolo. E il ministro dell'Educazione, Najat Vallaud-Belkacem, giunto sul luogo dell'aggressione, aveva assicurato che le misure di sicurezza "sarebbero state ulteriormente rafforzate". La scuola, chiusa dopo l’allarme, riaprirà martedì.

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