Asse Putin-Hollande contro Isis. Germania: caccia in Siria

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Dopo gli attentati di Parigi prende forma una coalizione anti-Daesh. Il capo del Cremlino riceve il presidente francese: "Pronti a collaborare contro il nemico comune". Berlino mette a disposizione da 4 a 6 Tornado e una Fregata della Marina militare tedesca. Renzi: serve una coalizione più ampia, prossima emergenza la Libia. Cameron si appella al Parlamento: autorizzate i raid

Scambio di informazioni di intelligence e concentrazione dei raid sui terroristi escludendo l'opposizione moderata: "sdoganato" da Hollande, Putin stringe la sua prima alleanza con un Paese occidentale nella lotta all'Isis, auspicando una "larga coalizione comune" sotto l'egida dell'Onu ma dicendosi pronto in caso contrario a cooperare anche con quella guidata dagli Usa.

 

Asse Putin-Hollande - E' il risultato del summit di circa tre ore al Cremlino tra i due presidenti accomunati dal lutto dei due attentati più recenti e clamorosi rivendicati dal Califfato. Si tratta della tappa finale della spola diplomatica del presidente francese, la più difficile perché è in gioco il ritorno della Russia in Occidente dopo il lungo isolamento per la crisi ucraina, anch'essa nell'agenda del vertice. Suo il tentativo di mettere insieme un ancora diffidente Obama e un Putin sempre più muscolare dopo l'abbattimento di un jet russo da parte della Turchia, Paese Nato che peraltro si trova già nella coalizione anti Isis a guida Usa e che ora subirà la vendetta delle sanzioni economiche di Mosca.

 

Coalizione anti-Isis - Ma qualcosa si sta muovendo e una nuova alleanza sembra iniziare a prendere forma, con il premier britannico Cameron che ha chiesto l'autorizzazione al parlamento per i raid aerei, la decisione della Merkel di inviare Tornado e una nave da guerra - oltre a 650 soldati in Mali per appoggiare Parigi - e il rinnovato impegno di Renzi in una strategia globale contro il terrorismo.

 

<blockquote class="twitter-tweet" lang="it"><p lang="it" dir="ltr"><a href="https://twitter.com/hashtag/Italia?src=hash">#Italia</a> e <a href="https://twitter.com/hashtag/Francia?src=hash">#Francia</a> unite contro il  terrorismo. Ecco le dichiarazioni dei due leader: <a href="https://t.co/smJNyFtwSZ">https://t.co/smJNyFtwSZ</a> <a href="https://t.co/rWRsZgmBDd">pic.twitter.com/rWRsZgmBDd</a></p>&mdash; Sky TG24 (@SkyTG24) <a href="https://twitter.com/SkyTG24/status/669810578941194240">26 Novembre 2015</a></blockquote>
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Sono così 14 i Paesi che partecipano ai bombardamenti sulla Siria e a questi si potrebbe aggiungere presto la Gran Bretagna se la Camera dei Comuni voterà in favore della proposta avanzata dal premier David Cameron.
 

Ecco le forze in campo: video

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Putin: pronti a collaborare con Parigi - Dopo gli attentati di Parigi, Putin aveva fatto il "beau geste" di offrire piena collaborazione militare alla reazione di Hollande, ordinando allo stato maggiore di coordinarsi con quello francese e alla flotta russa sulla costa siriana di prendere contatti con la portaerei Charles de Gaulle, trattando i francesi "come alleati". Un primo passo verso una possibile nuova alleanza anti Isis. Ora il leader del Cremlino ha incassato il sostegno di Hollande e gli ha confermato che la Russia "è pronta a cooperare con la Francia", apprezzando i suoi sforzi per creare una larga coalizione anti terrorismo. "Noi siamo pronti per questo lavoro comune, lo consideriamo assolutamente necessario e in questo senso la nostre posizioni coincidono", ha sottolineato Putin, facendo le condoglianze al presidente francese per le vittime degli attentati. "Ora è arrivato il momento di assumersi la  responsabilità di quanto sta accadendo", gli ha fatto eco Hollande. "Il nostro nemico è Daesh, lo Stato Islamico, ha territori, un esercito e  risorse, quindi dobbiamo creare una larga coalizione per colpire questi territori", ha proseguito.

Germania: Da 4 a 6 Tornado - Anche la Germania ha deciso di giocare un ruolo più importante nella lotta contro i militanti dello Stato islamico in Siria dispiegando jet da ricognizione Tornado, aerei da rifornimento e una fregata. La decisione di un maggior impegno militare è una svolta per Berlino, che finora ha resistito ad un coinvolgimento diretto nel conflitto.

Secondo le informazioni della Dpa, che cita fonti governative, la Germania metterebbe a disposizione della coalizione anti-Isis da 4 a 6 Tornado, almeno un aereo da rifornimento in volo, satelliti di ricognizione e una fregata della Marina tedesca.

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