Migranti: 432mila arrivi via mare nel 2015, 2748 persone annegate. Orban: "Arrestare gli illegali"

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L'Organizzazione internazionale per le migrazioni diffonde le stime dell'anno in corso, il premier ungherese annuncia una stretta dalla prossima settimana e accusa l'Europa: "Il problema va risolto in Grecia". La polizia ferma un italiano con 33 migranti su un camion. Nel campo di Roszke la polizia lancia cibo ai profughi: il video

Continua l'emergenza migranti al confine tra l'Ungheria e la Serbia, dove le condizioni meteo rendono la vita dei profughi particolarmente dura. E dalla prossima settimana, ha annunciato il governo di Budapest, chi entrerà illegalmente nel paese sarà arrestato.

Sempre in Ungheria un italiano è stato fermato vicino a Budapest, alla guida di un furgone con 33 siriani a bordo diretto in Germania.  L'uomo, 53 anni, originario di Como, è stato intercettato nei pressi del lago di Balaton. L'accusa per la polizia ungherese è di traffico di esseri umani. L'uomo avrebbe affermato invece di aver raccolto i profughi infreddoliti. Il fermo è stato confermato dalla Farnesina.

 

Intanto l'Oim, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, ha diffuso una stima dei migranti arrivati dal Mediterraneo nel 2015: sono 432.761 le persone arrivate in Europa da Grecia, Italia, Spagna e Malta (qui invece i dati diffusi nei giorni scorsi dall'Unhcr). La cifra record è più del doppio di quella dell'intero 2014. Nel 2015, stima l'Oim, 2.748 sono annegate nel tentativo di raggiungere l'Europa.

 


Pioggia sui campi profughi - La situazione materiale per i migranti in attesa tra Serbia e Ungheria intanto si fa sempre più dura a causa del maltempo. Il campo di raccolta di Rozske è stato devastato dalle piogge e le tende sono immerse nel fango. Secondo i volontari che si occupano dell'assistenza ai profughi si teme "per la vita dei tanti anziani e bambini".

A testimoniare le pessime condizioni nelle quali si trovano i profughi c'è inoltre un video, realizzato da Michaela Spritzendorfer, moglie di un politico dei Verdi austriaci, e del giornalista e attivista Klaus Kufner nel quale si vede la polizia tentare di contenere la folla gettando porzioni di cibo. Il governo di Budapest ha nel frattempo schierato 3800 militari lungo il suo confine meridionale, mentre il ministro della Difesa Istvan Simicko ha dichiarato che la barriera metallica e filo spinato lungo la frontiera procede di 10 chilometri al giorno.

 

 


Orban: "Dalla prossima settimana arresto per chi entra illegalmente" -
E dal premier Orban arriva un'ulteriore stretta, con l'annuncio che dalla prossima settimana i migranti che attraverseranno illegalmente il confine ungherese saranno arrestati (VIDEO).

Le manette scatteranno da martedì 15 settembre, giorno in cui entreranno in vigore le nuove leggi che stabiliscono pene di cinque anni di carcere per chi entra illegalmente in Ungheria. Orban ha attaccato l'Ue sulle quote, affermando che "non si possono prendere decisioni europee senza il consenso dei capi di Stato". Orban ha poi aggiunto che la soluzione all'emergenza immigrazione in Europa è in Grecia: "Se la Grecia non è in grado di proteggere i suoi confini dobbiamo mobilitare le forze europee alle frontiere greche in modo che possano raggiungere gli obiettivi delle leggi europee invece delle autorità greche".

Europa orientale conferma il No alle quote - Intanto i quattro Paesi dell'Europa orientale che si sono incontrati oggi a Praga, (Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia e Slovacchia) hanno confermato il no all'introduzione di quote obbligatorie e permanenti di distribuzione dei rifugiati. "Siamo convinti che dovremmo avere il controllo del numero di migranti per essere in grado di accettarli e sostenerli", ha spiegato il ministro degli Esteri ceco Lubomir Zaoralek, in una conferenza stampa congiunta con i colleghi degli altri tre Paesi.

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