In una lettera a monsignor Fisichella, Francesco detta le nuove disposizioni per l'Anno Giubilare. Tutti i sacerdoti, scrive tra l'altro, avranno "la facoltà di assolvere dal peccato di aborto quanti lo hanno procurato" e sono pentiti. Padre Lombardi sull'amnistia: "Non è appello a autorità italiane"
Papa Francesco ha deciso, in occasione del prossimo Giubileo della Misericordia, di “concedere a tutti i sacerdoti la facoltà di assolvere dal peccato di aborto” genitori e medici pentiti. È lo stesso Pontefice a scriverlo in una lettera a monsignor Rino Fisichella. Bergoglio, nel suo messaggio, parla anche dei detenuti: per loro, scrive, “il Giubileo ha sempre costituito l’opportunità di una grande amnistia”.
I sacerdoti potranno assolvere aborto - Finora la facoltà di perdonare l'aborto ai genitori che l'avevano commesso e ai medici e operatori sanitari che vi avevano partecipato era riservata al vescovo diocesano, che in certe occasioni ne poteva dare delega anche ai sacerdoti. Per l’Anno Giubilare, che si apre il prossimo 8 dicembre, Francesco ha invece deciso di estendere “la facoltà di assolvere dal peccato di aborto quanti lo hanno procurato e pentiti di cuore ne chiedono il perdono” a tutti i sacerdoti. “Il dramma dell'aborto – scrive il Papa nella lettera all'arcivescovo Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, delegato dal Pontefice per l'organizzazione del Giubileo straordinario – è vissuto da alcuni con una consapevolezza superficiale. Molti altri, invece, pur vivendo questo momento come una sconfitta, ritengono di non avere altra strada da percorrere”. “Ho incontrato tante donne che portavano nel loro cuore la cicatrice per questa scelta sofferta e dolorosa – continua il Papa –. Il perdono di Dio a chiunque è pentito non può essere negato. I sacerdoti si preparino a questo grande compito”. La decisione del Pontefice “non è un'attenuazione del senso di gravità del peccato”, spiega padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana. “I sacerdoti che preparano la confessione – aggiunge – devono far capire la gravità di questo crimine e aiutare a comprendere in un percorso di conversione”.
“Giubileo ha sempre costituito l'opportunità di una grande amnistia” - Nella lettera a monsignor Fisichella, il Papa scrive di pensare anche “a quanti per diversi motivi saranno impossibilitati a recarsi alla Porta Santa, in primo luogo gli ammalati e le persone anziane e sole, spesso in condizione di non poter uscire di casa”: potranno ottenere l'indulgenza giubilare anche attraverso i vari mezzi di comunicazione. Un pensiero anche ai carcerati: per loro, scrive Francesco, “il Giubileo ha sempre costituito l'opportunità di una grande amnistia, destinata a coinvolgere tante persone che, pur meritevoli di pena, hanno tuttavia preso coscienza dell'ingiustizia compiuta e desiderano sinceramente inserirsi di nuovo nella società portando il loro contributo onesto”. “Nelle cappelle delle carceri – prosegue il Papa – potranno ottenere l'indulgenza. E ogni volta che passeranno per la porta della loro cella, rivolgendo il pensiero e la preghiera al Padre, possa questo gesto significare per loro il passaggio della Porta Santa”. “Non è un appello di carattere giuridico: si tratta di una lettera indirizzata a mons. Fischella, quindi interna alla Chiesa, non alle autorità italiane”, specifica ancora una volta padre Lombardi. “Se volesse chiedere l'amnistia – ha detto Lombardi – lo farebbe con altre modalità”. Nella sua lettera, Francesco spiega anche che “questo Anno Giubilare della Misericordia non esclude nessuno” e concede così anche ai fedeli della Fraternità San Pio X la validità della confessione presso i loro sacerdoti. In attesa di “trovare le soluzioni per recuperare la piena comunione con i sacerdoti e i superiori" dei Lefebvriani, aggiunge.
Attesi almeno 40-50mila pellegrini - Per il Giubileo, a Roma sono previsti, “al di là di turisti e cittadini, almeno 40-50mila pellegrini. Saranno molti di più il mercoledì e il sabato per le udienze del Papa, la domenica e per i grandi appuntamenti religiosi. A partire dal 16 gennaio, si prevede una presenza di oltre 100 mila pellegrini”. A dare i numeri è l'assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Pucci.