Siria, il 19enne olandese che mappa l'avanzata dell'Isis

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Nicola Bruno

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Si chiama Thomas van Linge e ha da poco terminato le scuole superiori. Per passione ha iniziato a realizzare cartine che tengono traccia dei cambiamenti più recenti nell'area mediorientale e che ora vengono riprese da molti media internazionali. Ecco come lavora questo cartografo 2.0

Ha 19 anni, da pochi mesi ha terminato le scuole superiori e vive ancora nella casa dei genitori, poco lontano dall’aeroporto di Schiphol, in Olanda. Dalla sua foto profilo di Twitter non lo si direbbe mai, ma Thomas van Linge negli ultimi anni si è affermato come una delle fonti più attendibili sui conflitti che agitano il Medio Oriente. A renderlo famoso non è solo l’attività di raccolta fonti sul suo account, ma soprattutto le dettagliatissime mappe da lui realizzate per descrivere come sta cambiando lo scenario politico in Siria e Iraq, sotto l’avanzata dell’Isis e degli altri movimenti ribelli attivi nell’area.

Aggiornate di frequente per tenere traccia dei più recenti eventi di attualità, le mappe di van Linge vengono sistematicamente riprese dai grandi media internazionali (come la Cnn e il New York Times). Anche perché, come ha raccontato il settimanale tedesco Spiegel in un profilo di van Linge pubblicato nelle scorse settimane, le mappe sono il frutto di un paziente lavoro di geolocalizzazione a partire dalle notizie reperite su oltre 1.100 fonti. Un network vastissimo, che van Linge ha costruito con costanza negli ultimi anni, includendo non solo le agenzie e le testate giornalistiche, ma anche organizzazioni non governative e gli account ufficiali degli stessi gruppi jihadisti.

La mappa della Siria aggiornata al 18 agosto 2015

Come si può vedere nella mappa della Siria sopra, van Linge non traccia solo l’avanzata dell’Isis, ma anche quella dei gruppi ribelli e jihadisti attivi nel Paese, così come delle forze governative di Assad e dei suoi supporter (Hezbollah) o quelle curde al confine con la Turchia.

A completare le mappe, poi, arrivano anche altri contenuti pubblicati sul suo account Twitter dove, oltre a rilanciare le notizie che arrivano dalle fonti attive sul territorio, van Linge si preoccupa sempre di localizzare il posto preciso in cui avvengono gli eventi del giorno. E così, quando di recente ha scovato la notizia che le forze di Assad erano entrate in una prigione di Hama per contenere le rivolte dei prigionieri, il diciannovenne subito ha condiviso la posizione esatta su Google Maps.

Non solo Siria. Per descrivere meglio l’avanzata dell’Isis, van Linge ha costruito anche una mappa con il nuovo scenario politico dell’Iraq. Ecco l’ultima versione, aggiornata al 18 agosto 2015.

Van Linge non ha mai visitato nessun Paese mediorientale, ma segue la situazione online dalla sua cameretta di Schiphol. L’interesse per la situazione nell’area è iniziato dopo lo scoppio della Primavera Araba, quando a scuola ha scelto proprio il conflitto in Siria come argomento specialistico da seguire.

Il reporter di Spiegel che l’ha visto a lavoro racconta così l’attività di raccolta fonti di van Linge: “Un fiume di informazioni arriva sul suo cellulare da Twitter, Facebook e YouTube. Usa Skype per parlare con i guerriglieri al fronte, corrisponde con gli attivisti e le organizzazioni non governative, scambia messaggi con altri cartografi”.

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