Turchia: 8 soldati morti in un attentato nel Sud-Est, spari a Istanbul

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Una bomba è esplosa travolgendo un convoglio dell’esercito che stava transitando su una strada che collega i distretti di Sirvan e Pervari. Due persone arrestate invece per una sparatoria vicino al palazzo Dolmabahce, sede degli uffici del premier: nessuna vittima. Erdogan: elezioni vicine

La Turchia è sempre più nel caos. Nello stesso giorno in cui il presidente Erdogan ha parlato della possibilità concreta che il paese ritorni al voto, una bomba nel Sud-Est del paese ha ucciso 8 soldati mentre una sparatoria si è verificata vicino all'ingresso del palazzo Dolmabahce a Istanbul, popolare tra i turisti e sede degli uffici del premier.

Il premier era ad Ankara - Sul luogo della sparatoria sono arrivate ambulanze e le strade sono state chiuse, ma non si ha notizia di vittime. Secondo l'agenzia Dogan, l'obiettivo sarebbero stati gli agenti a guardia del palazzo. Il premier Ahmet Davutolgu si trovava ad Ankara, la capitale, al momento dell'attacco.

Due sospetti arrestati - Secondo la polizia turca, che ha arrestato due sospetti in possesso di armi automatiche, l'attacco è stato compiuto da membri del gruppo di estrema sinistra Dhkp-c (Partito-Fronte di liberazione del popolo rivoluzionario), la stessa sigla che aveva rivendicato tra l'altro l'assalto al consolato degli Stati Uniti del 10 agosto sempre a Istanbul.

Bomba nel Sud-Est, 8 soldati uccisi - Nel Sud-Est del Paese, invece, otto soldati sono rimasti uccisi dallo scoppio di una bomba, secondo quanto riferito da fonti della sicurezza. L'attentato è attribuito al Pkk. Secondo la ricostruzione fornita dal quotidiano Hurriyet, un  convoglio di mezzi dell'esercito è stato investito dalla deflagrazione di un ordigno azionato a distanza dai ribelli. Il convoglio stava transitando su una strada che collega i distretti di Sirvan e Pervari. L'esplosione avrebbe provocato anche il ferimento di diversi soldati.

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