Marò, l'India si opporrà all'arbitrato internazionale

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Il procuratore aggiunto di Nuova Delhi ha annunciato che alla prima udienza, fissata per il 10 agosto, contesterà al tribunale di Amburgo la giurisdizione a decidere sulla vicenda dei due fucilieri di Marina. L'India si opporrà anche al ritorno di Girone in Italia e alla permanenza di Latorre nel nostro Paese

L'India si opporrà al ricorso presentato dall'Italia all'arbitrato internazionale di fromte al Tribunale Internazionale del diritto derl mare di Amburgo (Itlos) sul caso due due marò, Salvatore Latorre e Massimiliano Girone, alla prima udienza fissata per il 10 agosto.

 

Lo ha reso noto il procuratore aggiunto generale P.S Narsimha, che rapprsenterà New Delhi di fronte al tribunale di Amburgo, al quotidiano The Hindu. Narshima ha anticipato che "contesteremo a tribunale dell'Itlos la sua stessa giurisidzione (titolarità a decidere, ndr) perché solo l'India ha la giurisdizione di perseguire crimini avvenuti nel Paese".

 

Non solo. L'india "contesterà all'Italia anche di non aver esperito tutte le procedure legali previste (dalla legge indiana) prima di invocare la giurisdizione dell'Itlos (che per New Delhi è solo uno dei quattro forum che possono valutare dispute internaionali). L'India contesterà anche che non ci sono circostanze convincenti per autorizzare qualsiasi misura provvisoria", quali il ritorno di Girone in Italia e la permanenza per tutta la durata dell'arbitrato di Latorre nel nostro Paese come chiesto da Roma. 

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