I fermi per l'attentato in cui hanno perso la vita 38 turisti sono stati annunciati da Lazhar Akremi, ministro per i rapporti con il Parlamento. Caccia ad altri 2 sospettati. È un gruppo, ha spiegato, addestrato in Libia e che ha attaccato anche il Bardo
Dodici persone sono state arrestate in Tunisia per la strage di Sousse. A riferirlo è stato Lazhar Akremi, ministro per i rapporti con il Parlamento. Nell’attacco dello scorso 26 giugno hanno perso la vita 38 turisti stranieri, soprattutto britannici.
“Gruppo addestrato in Libia” – Akremi ha parlato con i giornalisti nella tarda serata di mercoledì, dopo una riunione del partito Nidaa Tounes a Kairouan. Le forze tunisine starebbero dando la caccia ad altri due sospettati. “Si tratta un gruppo addestrato in Libia, che ha gli stessi obiettivi. Due hanno attaccato il Bardo e uno l'albergo a Sousse”, ha detto il ministro tunisino riferendosi, oltre che all’attentato sulla spiaggia, anche all’attacco al museo del Bardo a Tunisi, lo scorso marzo, in cui morirono 21 persone (tra cui 4 italiani). Più tardi il ministero dell'Interno ha emesso un mandato di cattura a carico di un “pericoloso terrorista” e ne ha diffuso le foto.
Rimossi i vertici della sicurezza – Lazhar Akremi ha anche ufficializzato la rimozione dei capi della sicurezza dei distretti di Sousse, Monastir e Kairouan. Una misura che era nell'aria, dopo le forti critiche che da più parti sono state mosse al dispositivo di sicurezza che, con la strage di Sousse, ha mostrato tutte le sue crepe. Anche il premier Beji Caid Essebsi aveva ammesso che “le forze di sicurezza tunisine non erano pronte a far fronte a un attacco terroristico contro un sito turistico a partire dalla costa”. A capo del distretto di Sousse è stato nominato Lotfi Achour, che prima deteneva lo stesso incarico al Kef. Un investigatore, Moez Laaouini, responsabile del commissariato del Bardo e di Bab Bhar, è stato nominato responsabile del distretto di Monastir. Un altro poliziotto, Salem El Hmadi, che dirigeva il commissariato di Mahdia, è stato designato per il delicatissimo ruolo di capo del distretto della sicurezza per Kairouan, città ritenuta un bastione dell'estremismo salafita.
Rilasciato ex collega di Seifeddine Rezgui – È stato liberato, intanto, l’ex collega di Seifeddine Rezgui, attentatore di Sousse, arrestato nei giorni scorsi. L'uomo, Jawahir, aveva lavorato col terrorista lo scorso anno durante le vacanze estive nella provincia di Nabel, ma nel corso delle indagini è emerso che non avrebbe alcun legame con l'attentato sulla spiaggia e non era a conoscenza dei suoi piani. Jawahir si era consegnato spontaneamente alle forze dell'antiterrorismo dopo che era stato emesso un mandato di cattura nei suoi confronti.
“Gruppo addestrato in Libia” – Akremi ha parlato con i giornalisti nella tarda serata di mercoledì, dopo una riunione del partito Nidaa Tounes a Kairouan. Le forze tunisine starebbero dando la caccia ad altri due sospettati. “Si tratta un gruppo addestrato in Libia, che ha gli stessi obiettivi. Due hanno attaccato il Bardo e uno l'albergo a Sousse”, ha detto il ministro tunisino riferendosi, oltre che all’attentato sulla spiaggia, anche all’attacco al museo del Bardo a Tunisi, lo scorso marzo, in cui morirono 21 persone (tra cui 4 italiani). Più tardi il ministero dell'Interno ha emesso un mandato di cattura a carico di un “pericoloso terrorista” e ne ha diffuso le foto.
Rimossi i vertici della sicurezza – Lazhar Akremi ha anche ufficializzato la rimozione dei capi della sicurezza dei distretti di Sousse, Monastir e Kairouan. Una misura che era nell'aria, dopo le forti critiche che da più parti sono state mosse al dispositivo di sicurezza che, con la strage di Sousse, ha mostrato tutte le sue crepe. Anche il premier Beji Caid Essebsi aveva ammesso che “le forze di sicurezza tunisine non erano pronte a far fronte a un attacco terroristico contro un sito turistico a partire dalla costa”. A capo del distretto di Sousse è stato nominato Lotfi Achour, che prima deteneva lo stesso incarico al Kef. Un investigatore, Moez Laaouini, responsabile del commissariato del Bardo e di Bab Bhar, è stato nominato responsabile del distretto di Monastir. Un altro poliziotto, Salem El Hmadi, che dirigeva il commissariato di Mahdia, è stato designato per il delicatissimo ruolo di capo del distretto della sicurezza per Kairouan, città ritenuta un bastione dell'estremismo salafita.
Rilasciato ex collega di Seifeddine Rezgui – È stato liberato, intanto, l’ex collega di Seifeddine Rezgui, attentatore di Sousse, arrestato nei giorni scorsi. L'uomo, Jawahir, aveva lavorato col terrorista lo scorso anno durante le vacanze estive nella provincia di Nabel, ma nel corso delle indagini è emerso che non avrebbe alcun legame con l'attentato sulla spiaggia e non era a conoscenza dei suoi piani. Jawahir si era consegnato spontaneamente alle forze dell'antiterrorismo dopo che era stato emesso un mandato di cattura nei suoi confronti.