Migranti, scontro Italia-Francia. Renzi: “Facciamo da soli”

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Tensione sulla gestione dei profughi al confine. Parigi: “Roma deve rispettare le regole. Gli immigrati non hanno il diritto di passare e vanno gestiti dal governo italiano”. Onu: "Ue compia passi coraggiosi e accolga". Attesa per il vertice a Lussemburgo

Resta il muro contro muro fra Italia e Francia sul tema dei migranti (LO SPECIALE). Il ministro dell'Interno francese Bernard Cazeneuve ha criticato l'atteggiamento del governo italiano, affermando che Roma deve rispettare le regole europee sull'asilo e che la Francia continuerà a rispedire i migranti verso l'Italia. "L'Ue è ad un bivio", ha replicato Renzi: "O ragiona come comunità e si fa carico di risolvere tutti insieme il problema, e questo è il piano A. Ma se non si trovano soluzioni alte, faremo da soli: il piano B è che l'Italia affronta il problema da grande paese che è". Sul tema è intervenuta anche l'Onu che ha invitato l'Ue a compiere "passi coraggiosi" accogliendo i migranti. Intanto sono centinaia i migranti accampati al confine con la Francia, vicino a Ventimiglia (FOTO).



Renzi: le responsabilità di Parigi - Secondo il premier italiano, dopo la caduta del regime di Muammar Gheddafi in Libia nel 2011 la comunità internazionale porta su di sé la responsabilità delle decine di migliaia di migranti che hanno attraversato il Mediterraneo raggiungendo le coste italiane. Solo nel 2014, secondo i calcoli di Eurostat, l'agenzia statistica europea, sono stati 170.000 circa.

Parigi: l'Italia deve applicare le regole -
Parlando al canale tv francese Bfm, Cazeneuve ha detto che l'Italia deve applicare il cosiddetto regolamento di Dublino, secondo cui i richiedenti asilo nella Ue devono presentare richiesta nel primo paese in cui giungono. "Quando i migranti arrivano in Francia dopo essere passati per l'Italia ed essersi lì registrati, si applica la legge europea, e ciò significa che essi devono tornare in Italia". "Non hanno il diritto di passare e vanno gestiti dall'Italia", ha aggiunto il ministro. L'Italia lamenta da tempo che altri paesi Ue non intendono assumersi responsabilità e lasciano i paesi del sud Europa a gestire l'emergenza migranti senza fornire un sostegno effettivo.

Verifiche Ue su Schengen -
Secondo il trattato di Schengen, la libertà di movimento è consentita nella maggior parte dei paesi europei, ma la Francia e altri stati, come l'Austria, hanno rafforzato i controlli sui migranti provenienti dall'Italia, rimandando indietro centinaia di persone. E da alcuni giorni nelle stazioni ferroviarie di Milano e Roma è in crescita il numero di migranti accampati che aspettano di poter partire per altri paesi. La Commissione Ue fa sapere di essere “al corrente dei controlli alle frontiere di Francia, Austria e Svizzera” con l'Italia ed ha avviato verifiche ricordando che “tutti devono rispettare Schengen”.

Gli incontri dei prossimi giorni - Il tema sarà al centro anche degli incontri che Renzi avrà in settimana, in Italia, con il presidente francese François Hollande e il premier britannico David Cameron, che saranno in visita in Italia nel corso della settimana. Mentre nelle prossime ore, in Lussemburgo, si terrà un mini-vertice con Avramopoulos ed i ministri di Italia, Francia e Germania.

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