Libia, l'Italia: "Pronti a ruolo guida in missione Onu"

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Blitz egiziano via terra a Derna: "uccisi 155 miliziani". Riunito il Consiglio di sicurezza per una soluzione diplomatica. Tripoli chiede revoca embargo armi. Obama a musulmani: "Schieratevi contro estremisti". Media Gb: rischio infiltrazioni su barconi

Riunione d'urgenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu sulla crisi libica. "Ho fiducia che un accordo politico possa esere raggiunto presto. Le differenze tra le parti non sono insormontabili" ha affermato l'inviato Onu per la Libia, Bernardino Leon.
Il Cairo esorta la comunità internazionale ad unirsi ai raid e, nel corso della riunione all'Onu, chiede di togliere l'embargo delle armi alla Libia, richiesta sostenuta anche dal ministro degli Esteri libico. Ma l'Occidente chiede unito una "soluzione politica". Anche il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni, riferendo in Aula alla Camera, ha affermato che "l'unica soluzione alla crisi è quella politica".
L'Onu dunque è al lavoro e l'Italia è in prima linea. Intervenendo al Consiglio di Sicurezza, il Rappresentante Permanente italiano Sebastiano Cardi ha annunciato infatti che "l'Italia è determinata a contribuire alla stabilizzazione della Libia attraverso il dialogo sponsorizzato dalle Nazioni Unite ed è pronta ad assumere un ruolo guida nella cornice dell'iniziativa Onu".

Obama ai musulmani: "Schieratevi contro estremisti" - Intanto a Washington si tiene un vertice internazionale contro l'estremismo islamico, a cui partecipano oltre 60 Paesi.  "Quella del terrorismo di al Qaida e dell'Isis è una sfida per il mondo intero, non solo per l'America. Bisogna lavorare insieme ai nostri alleati. Ci vorrà tempo, ma li sconfiggeremo": ha detto il presidente Usa, Barack Obama (VIDEO). "Non siamo in guerra con l'Islam, ma contro gente che ha tradito l'Islam. Gli estremisti non sono leader religiosi, ma terroristi".
Poi ha lanciato un appello a tutti i leader musulmani: "Schieratevi nella lotta contro gli
estremisti".

Incursione via terra a Derna - In Libia l'Egitto continua ad attaccare e forze speciali egiziane hanno compiuto un'incursione terrestre a Derna, la città dichiaratasi Califfato dell'Isis nell'Est del paese. Il bilancio dell'incursione sarebbe di "155 combattenti dell'Isis uccisi e 55 catturati". Lo riferiscono numerosi media egiziani citando le informazioni diffuse da Moustafa Bakry, un influente editorialista. Per il momento l'Esercito egiziano non conferma.

Al Thani: "Isis verso la Tunisia" - E il premier libico Abdallah Al Thani, denuncia alla radio tunisina Express Fm che membri dell'Isis e di Boko Haram hanno raggiunto o stanno raggiungendo i gruppi terroristici presenti in Libia, e ha precisato che questi ultimi si starebbero avvicinando al confine con la Tunisia. A proposito dell'intervento militare egiziano, Al Thani ha affermato che gli attacchi aerei su postazioni Isis in Libia sono state eseguite con l'approvazione del governo libico e che il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha rifiutato di fornire armi allo Stato libico per la sua lotta contro il terrorismo.

Daily Telegraph: "Jihadisti voglio infiltrarsi in barconi" - Ma la presenza dell'Isis nel Paese nordafricano preoccupa anche per il maggiore afflusso di migranti sulle coste italiane. Migranti tra i quali, secondo il Daily Telegraph potrebbero infiltrarsi anche gli jihadisti.  L'Isis vuole utilizzare la Libia per portare "il caos nel sud dell'Europa" scrive infatti il giornale britannico, citando documenti segreti degli jihadisti. Secondo uno dei principali reclutatori dello Stato islamico in Libia, l'Isis vorrebbe infiltrarsi sui barconi di immigrati per attaccare le "compagnie marittime e le navi dei Crociati".

Il Papa: "Comunità internazionale trovi soluzioni pacifiche"
- E sulla crisi in Libia arrivano ancora una volta le parole di Papa Francesco: "Preghiamo per la pace in Medio oriente e nel Nord Africa, ricordando tutti i defunti, i feriti, i profughi. Possa la comunita' internazionale trovare soluzioni pacifiche alla difficile situazione in Libia".

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